10 ALIMENTI CHE NON DOVRESTI MANGIARE

Esistono alcuni cibi che puntualmente ci vengono presentati come salutari, invece sono addirittura nocivi.

Il problema con la maggior parte del cibo è che viene pubblicizzato dalle aziende in modo convincente e invitante, per vendercelo. Parole come  “senza zucchero”, “senza grassi” o “tutto naturale” sulle etichette, non garantiscono che il cibo sia sano.

Jared Koch, nutrizionista laureato all’Università di Michigan, Ann Arbor, e fondatore di Clean Plates, ci aiuta a capire meglio alcuni alimenti che siamo abituati a consumare, senza sapere che potrebbero persino farci ammalare:

1. Margarina. Una volta si pensava che fosse più sana del burro, perchè di origine vegetale e quindi senza colesterolo. In realtà la margarina è piena di grassi trans, che ricopre le arterie e fa aumentare il colesterolo. E’ molto meglio usare vero burro, ma con moderazione.
2. Carni lavorate, come salsicce, affettati etc. Questi tagli di carne di qualità inferiore sono pieni di nitriti, aromi chimici, coloranti e troppo sodio. Cerca le salsicce, prosciutto etc. senza nitriti oppure cuccina del pollo o tacchino e affettalo sottilmente per fare il tuo panino.
3. Prodotti caseari trasformati, come formaggio in fette avvolte nella plastica o spruzzabile da una bomboletta. Spesso si tratta di miscugli di formaggi avanzati e altre sostanze chimiche per dare consistenza, gusto e aspetto. Utilizza del vero formaggio per creare le tue salse.
4. Bevande zuccherate. Perchè bere calorie vuote? Le bibite zuccherate contengono un sacco di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio senza alcun valore nutrizionale. Prova ad aggiungere della frutta, cetriolo e menta alla tua acqua, se hai voglia di aggiungere una spruzzata di sapore fresco con cui ti sentirai più appagato.
   Per ulteriori informazioni, leggi anche Gli zuccheri dietetici e Energizzanti naturali.
5. Patatine fritte. Quando McDonald’s ha comunicato gli ingredienti delle proprie patatine fritte le persone si sono sorprese di scoprire che ce n’erano 17 sulla lista. Prova invece delle croccanti e deliziose “patatine fritte” di fagioli verdi (sbollenta i fagiolini per 2 minuti, poi passali in padella con pochissimo olio, finchè saranno dorati e croccanti). 
6. Insalata del fast food. Anch’io ho scelto l’insalata, pensando di mangiare in modo più salutare, ma sembra che alcune insalate dei fast food contengano più calorie e grassi di un hamburger e patatine fritte con tutti i condimenti extra (grassi e zuccherati). Un’opzione ancora migliore è quella di fare da sè un’insalata e scegliere un condimento a base di aceto e olio d’oliva.
7. Dolcificanti artificiali. Sono molto più dolci dello zucchero normale, il che porta a un aumento dell’appetito. (Il cervello si aspetta calorie e, non ricevendole, prolunga la voglia di mangiare). Sono in relazione anche con alcuni problemi neurologici e il cancro. Per soddisfare il desiderio di dolci, la frutta fresca o un po’ di frutta secca o disidratata sono ottime alternative. Anche i dolcificanti naturali come il miele o il vero sciroppo d’acero vanno bene, ma con moderazione.
   
8. Popcorn al microonde. Per imitare il sapore del burro  si usa l’acido perfluoroottanoico, che è stato collegato a certi tipi di cancro e infertilità. E’ più sicuro (e più economico) fare i popcorn al microonde mettendoli in un sacchetto marrone per alimenti e quindi utilizzare un po’ di vero burro.
9. Yogurt light. Quando tutto il grasso viene rimosso è necessario aggiungere qualcos’altro per rendere lo yogurt di nuovo buono. Questo significa aggiungere zucchero, aspartame e molti altri ingredienti altamente trasformati.
   Prova ad aggiungere frutta e miele al semplice yogurt greco per uno spuntino delizioso e più sano.
10. Pane multicereali. Sembra sano, ma non lo è. Il pane multicereali è un pane bianco con qualche altro cereale aggiunto. Come forse sai, il pane bianco è privo di sostanze nutritive, che sono state tolte con la raffinazione della farina. Quello che dobbiamo cercare è pane integrale al 100%. La farina integrale dovrebbe essere il primo ingrediente elencato nell’etichetta.