Ormai anche da noi arrivano più facilmente certi frutti esotici o piante con particolari caratteristiche, perciò credo che sia bene ampliare le nostre conoscenze, in modo da essere preparati quando ci imbattiamo in qualche “novità”. (Non molto tempo fa non conoscevamo la stevia e adesso si sta diffondendo velocemente.)
Ecco perchè oggi vorrei parlare di una bacca africana, che viene usata per migliorare il sapore di certi cibi.
Ormai è appurato che i danni maggiori alla salute vengono dallo zucchero. Persino il colesterolo è collegato allo zucchero, perchè gli zuccheri stressano il fegato e un fegato malato produce più colesterolo.
Per evitare questi danni, specialmente l’innalzamento degli zuccheri nel sangue, sono nati i dolcificanti artificiali, che però non risolvono il problema in quanto il nostro cervello li percepisce come zuccheri normali e in più hanno un bel po’ di effetti collaterali. (vedi articoli Falsi amici: gli zuccheri dietetici e Gli zuccheri dietetici).
Per questi motivi si cercano rimedi naturali, come questa pianta che cresce in Africa Occidentale e che si chiama Synsepalum dulcificum, più comunemente chiamata frutto miracoloso.
Ne ha parlato Adam Gollner, autore del libro The Fruit Hunter: A Story of Nature, Obsession, Commerce and Adventure, al programma televisivo del Dott. Oz.
Questa pianta produce bacche rosse della grandezza di un acino d’uva, che all’interno hanno un unico seme.
La particolarità di questa bacca è quella di trasformare in bocca il gusto acido o amaro in dolce, cioè di riprogrammare le papille gustative.
La bocca contiene una glicoproteina, la miracolina, che si attacca ai ricettori di dolce. Quando l’ambiente è acido, la miracolina attiva il sapore dolce.
Dopo aver mangiato una bacca, cibi dal sapopre aspro come limone o aceto sembrano dolci. Questo è importante non solo perchè soddisfa il desiderio di dolci senza danni alla linea e alla salute, ma anche perchè rende più gradevoli certi cibi che fanno bene alla salute ma che non hanno un buon sapore perchè non contengono molti zuccheri. Per esempio l’aceto dimezza le calorie che si assumono e la bacca del frutto miracoloso lo rende più gradevole da assumere. Lo stesso per il limone, che regolarizza il funzionamento dell’intestino e contiene antiossidanti indispensabili per il nostro benessere.
L’effetto dura per un’ora circa dall’assunzione della bacca.
Un altra particolarità del frutto miracoloso è che non essendo una proteina metabolizzata con l’azione dell’insulina, può essere una valida alternativa ai dolcificanti per i diabetici.
Non si è parlato molto di questo frutto finora perchè ha una vita commerciale breve. Questa pianta ha difficoltà ad ambientarsi al di fuori del terreno acido dell’Africa Occidentale.
Sembra, però, che abbiano trovato il sistema per conservarlo e quindi per esportarlo, quindi teniamolo d’occhio!.
Maria Imma
Non vorrei sbagliare ma questo frutto non è altro che il CORNIOLO, alberello dei boschi del meridione….ditemi in cosa differisce qual’ora io mi sbagli. Grazie Maria Imma
Melanzane al Cioccolato
Ciao Maria Imma! Il frutto di cui parlo io ha il nome scientifico Synsepalum dolcificum e proviene dall’Africa, mentre il CORNIOLO ha il nome scientifico Corpus mas L e si trova in tutta la penisola. La particolarità del “frutto miracoloso” è che cambia il sapore dei cibi in blocca, per esempio dopo averlo assaggiato anche i cibi acidi ti sembreranno dolci, quello che il corniolo non fa. Se mi ricordo bene dai tempi della mia infanzia, ha un sapore piuttosto acre. Comunque in effetti come aspetto i due frutti assomigliano. Sarebbe bello se anche il corniolo facesse da dolcificante 🙂