Qualche anno fa nella mia zona c’è stato un temporale molto violento, che ha sradicato tanti alberi. E’ stato scioccante vedere a terra, con le radici all’aria, i miei pioppi preferiti! Questo rammarico si rinnovava ogni volta che andavo al parco. Quanti anni ci sono voluti perché diventassero così grandi e bellissimi?!
Poi hanno pulito il terreno, e nella mia mente sono subentrati altri pensieri.
A quanto pare Occhio non vede, cuore non duole ha qualcosa di vero ?!
Del resto quando la realtà non si può più cambiare, forse è meglio non spendere le nostre energie per alimentare una sofferenza inutile.
Nel mio cortile ci sono diversi alberi, tra cui due abeti, uno accanto all’altro. Amo gli alberi in generale e gli abeti in particolare, perché mi legano all’adolescenza, quando ne avevo tanti intorno a me, quindi sono sempre stati una delle cose che più rallegravano la mia vista ogni volta che guardavo dalla finestra.
Il temporale ha tranciato di netto la punta di uno dei due.
Una stretta allo stomaco vederlo mutilato! Settimane, mesi di dispiacere…
L’ altro abete, accanto a lui, continuava a crescere, come se niente fosse. Più il mio abete sembrava afflitto, più il vicino cresceva, tanto che un po’ ce l’avevo con lui. Com’è possibile essere così insensibili alla sofferenza altrui?!
Approfittava dello stato di disgrazia in cui era caduto il mio abete per mettersi in mostra? Oppure, troppo preso da se stesso, non vedeva niente altro?
Il mio abete era sicuramente confuso, disorientato, demotivato, depresso…
Fino a quando, un giorno, ha deciso di dare una svolta alla sua vita. Timidamente ha cominciato ad alzare un ramo verso il cielo e poi un altro, deciso a ricostruire la sua punta.
Quanto tempo, quanta fatica e forse dolore gli sono costati per piegare i suoi rami giorno dopo giorno e compiere questo cambiamento!?
Lui però non si è arreso e, settimana dopo settimana, la sua punta diventava sempre più somigliante a quella che aveva perso.
Così, finalmente, è riuscito a ricostruire la sua immagine e a recuperare la sua dignità e il suo orgoglio.
Adesso lo guardo dalla finestra e sento per lui ammirazione e rispetto.
Un buono spunto per riflettere, ogni volta che ti sembra di aver perso un pezzo di te stesso, no?
Non mi giudicate per i miei successi, ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.
(Nelson Mandela)
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