Tutti vorremmo avere una mente più brillante o almeno evitare grosse perdite col passare degli anni.
L’aspettativa di vita è aumentata moltissimo e anche per questo si parla sempre di più di demenza senile, Alzheimer, Parkinson e altre malattie neurodegenerative, che normalmente si presentano dopo gli 85 anni.
Prima di lasciarci prendere dalla paura, dobbiamo ricordare che tutto questo si può prevenire, se sappiamo cosa fare e soprattutto cosa non fare, cioè liberarci dalle cattive abitudini.
Di seguito vediamo alcuni fattori che influenzano il benessere del nostro cervello:
Sonno
Il sonno è essenziale per la salute del nostro cervello. La privazione di sonno è sempre stata una delle torture più temibili applicate ai prigionieri. Dopo un giorno o due di mancanza di sonno il cervello non riesce più a svolgere correttamente le sue funzioni: non ci si può più concentrare, prendere decisioni, guidare o lavorare con macchinari di precisione.
Esiste un collegamento elettrico tra i nostri neuroni, grazie al quale possiamo avere un’attività cerebrale. Durante il sonno questa attività viene ridotta al minimo, per lasciare spazio a un’attività di pulizia dalle tossine accumulate durante il giorno. Se il sonno è insufficiente o di cattiva qualità, questa pulizia non può avvenire e il cervello perde gran parte delle sue capacità.
Una quantità sufficiente di sonno è di 7-8 ore per notte e nel caso questo non sia possibile, è bene integrare con un riposo durante il giorno.
Autofagia durante sonno
Durante il sonno il nostro corpo fa una pulizia del nostro cervello (e del corpo in generale), usando i prodotti di scarto per produrre energia. Questo procedimento è chiamato Autofagia e contribuisce a combattere le malattie degenerative del nostro cervello.
Stress
Lo stress è un altro nemico del nostro cervello. Episodi di nervosismo, litigi e altri momenti di tensione e paura danneggiano gravemente il nostro cervello. Bisogna cercare un equilibrio, “staccare la spina”, prendersi delle pause di relax, parlare con un amico, fare una passeggiata all’aria aperta o sentire musica, per scaricare la tensione.
Amore e odio hanno sede nella stessa zona del cervello e influenzano allo stesso modo tutto quello che ci sta intorno (la memoria, i riflessi, la concentrazione). Infatti, quando qualcuno fa degli errori, gli si chiede “sei innamorato?”.
L’odio intenso danneggia i vasi cerebrali che irrigano i neuroni, causando la loro degenerazione e poi l’atrofia generale.
Stress in Gravidanza
Aspettare un bambino è una vera magia ed è bene godersela, ma non è un buon momento per cercare promozioni lavorative. In questo periodo la rapidità dei riflessi diminuisce, aumenta la parte emozionale, la mamma si prepara per una connessione più profonda con il bimbo a discapito del potere decisionale o altre necessità lavorative. A tutto questo si può ritornare dopo il periodo dell’allattamento.
Mancanza di Idratazione
Siamo fatti per l’80 per cento circa di acqua, soprattutto il cervello. Se non beviamo acqua a sufficienza le cellule si restringono e l’attività cerebrale rallenta. Sopraggiungono mal di testa e mancanza di concentrazione.
Con sintomi di questo genere è bene bere due bicchieri di acqua, specialmente se stressati o arrabbiati. L’acqua diluisce i neurotrasmettitori che portano in quella situazione e le cose ti sembreranno meno gravi.
Zucchero
Dei danni dello zucchero abbiamo già parlato, ma secondo me è bene ricordarlo spesso, date le nostre abitudini alimentari che hanno molto a che fare con i carboidrati. Il cervello ha una struttura proteica e, quando viene in contatto con eccessivo glucosio, subisce una degradazione chiamata glicazione, che distrugge i neuroni.
Per fortificarli, invece, bisogna consumare grassi buoni Omega 3, che si trovano nei semi oleaginosi, nella frutta a guscio, nell’olio d’oliva, nei pesci grassi come salmone, sardine, sgombro, nell’avocado etc.
I neuroni sono avvolti in una pellicola fatta proprio di questi grassi buoni.
Mancanza di stimoli
Si dice che la funzione fa l’organo. Se non si usano una gamba o un braccio cominceranno ad atrofizzarsi abbastanza presto. Lo stesso accade con il cervello se non lo obblighiamo ad affrontare situazioni più complesse: leggere libri più impegnativi, ascoltare o cercare informazioni importanti (stando alla larga da quelle che vogliono solo diffondere panico), usare giochi di strategia etc. La pittura aiuta molto il cervello ed è stato dimostrato che i bambini che hanno dipinto da piccoli sono diventati adulti più intelligenti. La pittura rilassa e modifica le connessioni dei neuroni.
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