Non c’è niente di peggio che avere un cuore che continua a battere e una mente distrutta da questa malattia – Neil Barnard.
Neil Barnard è un medico statunitense che ha subito la perdita dei suoi genitori e di altri familiari a causa del morbo di Alzheimer. Spinto da motivi affettivi e dalla paura che potrebbe toccare anche a lui, ha passato più di 20 anni a fare ricerche su questa patologia. Dai suoi studi ha capito che l’approccio alimentare ha interessanti collegamenti con le origini di questa misteriosa malattia. Le sue conclusioni sono incoraggianti: possiamo mantenere la mente lucida e il cervello sano, senza neanche dover andare dal nostro medico; tutto dipenderà da noi.
Ecco le sue spiegazioni:
Esaminando il cervello malato di Alzheimer, hanno trovato delle microscopiche placche, piccole sfere tra le cellule cerebrali, che al loro interno contenevano 3 metalli: ferro, rame e zinco. Abbiamo bisogno di questi metalli (il ferro aiuta a trasportare l’ossigeno nel sangue, il rame svolge un ruolo importante per gli enzimi e il zinco aiuta le trasmissioni degli impulsi nervosi), ma quando il loro livello diventa troppo elevato e si concentra nel cervello, possono distruggere le cellule cerebrali, provocando il morbo di Alzheimer.
Come arrivano i metalli nel cervello? Attraverso il cibo e dalle pentole di rame e di ghisa con cui il cibo viene in contatto. I metalli entrano nel flusso sanguigno e arrivano al cervello, causando radicali liberi. Come le padelle che restano fuori sotto la pioggia prendono un aspetto arrugginito, il ferro e il rame nel cervello subiscono lo stesso processo ossidativo e i radicali bruciano le connessioni tra i neuroni, provocando vuoti di memoria permanenti.
Anche gli integratori che prendiamo possono essere causa dell’accumulo di questi metalli nel cervello. La differenza tra la quantità che serve e quella che diventa tossica è irrisoria. I multivitamine che prendiamo contengono vitamine, che vanno bene (anche perché il corpo è in grado di eliminare quelle in eccesso), ma i minerali non ci servono, a meno che non ci sia una patologia in corso. Si dovrebbero prendere integratori di sole vitamine, se non abbiamo una carenza accertata di uno specifico minerale.
La maggior parte di noi è sulla linea di confine perché facciamo uso di pentole di rame o ghisa oppure mangiamo cibi che ne contengono troppi, per esempio carne e latticini, ricchi di grassi saturi. I grassi saturi in combinazione con il rame causano un enorme invecchiamento e declino cognitivo.
Ecco i 3 punti principali da rispettare per proteggere il nostro cervello:
1) Ridurre i metalli. Il sovradosaggio – dice il Dr. Barnard – è come giocare alla roulette russa con il cervello.
Per fare questo dobbiamo mangiare cibi a basso contenuto di metalli, che ci manterranno sani e attivi (e abbassano anche il colesterolo). I cibi buoni hanno benefici enormi anche per il cervello: banane, arance (vitamina C), broccoli, carote, patate dolci, frumento integrale, avena, riso, amaranto (carboidrati buoni). Il Dr. Barnard suggerisce di dividere il nostro piatto in 4 parti, con queste 4 categorie di alimenti: frutta, verdura, legumi e cereali.
2) Crearci uno scudo vitaminico attraverso il cibo:
Vitamina E (patata dolce, broccoli, mango).
Vitamina B6, che aiuta la memoria (mais, fagioli, riso).
Vitamina B12 (avena, latte di mandorla/soia, semi di zucca, spinaci, carote, asparagi, fagioli.
3) Fare associazioni mentali per ricordare le cose. Più sono buffe e ridicole, più aiutano a ricordare.
Altri consigli utili per la salute del nostro cervello nei post Come conservare la memoria, Come far crescere il nostro cervello, Supercibi per la memoria, I superpoteri dell’olio di cocco.
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