Oggi ho trovato casualmente un articolo che spiega ancora una volta perché le diete limitate nel tempo non funzionano.
Si intitola “Maigrir du ventre? Mèthode pour perdre du poids un peu chaque jour” ed è di Mike Fink, master in Psicologia all’Università di Yale, Stati Uniti, ed esperto riconosciuto in Francia per le dipendenze.
Il suo “Metodo” in realtà è l’ipnosi, per “riprogrammare” il cervello per quanto riguardano le abitudini alimentari, ma sapere perché le diete temporanee non funzionano e cosa dovremmo fare per dimagrire mi sembra utile (e fattibile anche senza l’ipnosi), specialmente perché sta per arrivare il bel tempo e di solito i giornali cominciano a presentare le diete alla moda, che ci danno false speranze.
L’epidemia di obesità ha raggiunto anche l’Europa. L’ aspettativa di vita degli americani si è abbassata di molto e gli europei li seguono. Il cibo spazzatura sostituisce sempre più in cibo tradizionale e numerosi ingredienti nuovi e tossici fanno parte della nostra alimentazione. Siamo più che mai grassi, malati e affaticati.
Dall’America sbarcano pillole, capsule e altri prodotti dimagranti.
Come sappiamo, teoricamente dimagrire è facile. Si tratta di: 1) consumare più calorie di quelle assunte (per esempio facendo attività fisica) e 2) assumere meno calorie di quelle consumate (per esempio facendo una dieta ipocalorica).
Ma non è facile come sembra.
Il più grande inganno dell’industria del dimagrimento è che dei metodi temporanei diano risultati permanenti. É vero che tutti questi metodi funzionano in qualche modo, almeno all’inizio, perché quando si fa un grande cambiamento nelle abitudini alimentari si dimagrisce. Il corpo è sempre in uno stato di omeostasi, cioè in uno stato di equilibrio. Questo equilibrio deve essere alterato per dimagrire o per ingrassare.
Ci sono, però, 3 problemi con tutti i metodi dimagranti:
- Il metodo è di breve durata perché il corpo si adatta ai cambiamenti e cerca di compensare. Se riduci le calorie, il corpo se ne accorge presto e si mette in modalità “carestia”, cioè sfrutta tutte le calorie a disposizione e le mette da parte sotto forma di grasso. Se persisti nella riduzione calorica, una grande parte del peso perso viene dal catabolismo dei muscoli, cioè il corpo “mangia” i propri muscoli per ottenere nutrimento e proteine, mentre continua a stoccare le calorie che ingerisci sotto forma di grasso.
Quando smetti la dieta, i chili ritornano. Lo stesso vale per l’esercizio fisico: se perdi peso massacrandoti in palestra, è logico che quando smetti i chili ritornino in fretta (persino qualcuno di più). - Il metodo ignora fattori importanti che fanno aumentare di peso, e creano frustrazione. Ma non dipende dalla tua forza di volontà o motivazione, non avevi nessuna chance di riuscita.
Prendiamo l’esercizio fisico: un croissant al burro da 100 g contiene circa 400 calorie. Si mangia in qualche minuto, ma dovresti correre sul tapis roulant per 40 minuti circa per bruciare 400 calorie (senza contare quello che hai mangiato ancora quel giorno).
Inoltre fare esercizio fisico non è facile. Le statistiche mostrano che l’80% delle persone smettono di andare in palestra dopo appena qualche settimana dall’iscrizione.
Non voglio dire che non bisogna fare esercizio fisico. L’esercizio porta grandi benefici alla salute, ma:
- Gli studi dicono che per dimagrire l’impatto dell’esercizio è molto ridotto in confronto all’alimentazione.
- L’esercizio fisico eccessivo causa un aumento dell’infiammazione nel corpo, che provoca fatica, stress, riduzione di massa muscolare e contribuisce al sovrappeso.
Questo spiega la popolarità delle diete dimagranti, cioè abitudini alimentari caratterizzate da restrizione calorica.
Hai ridotto gli zuccheri, i grassi, hai fatto porzioni più piccole, hai rinunciato al dessert e agli snack, hai preso pillole dimagranti… eppure l’ago della bilancia continua a pendere dalla parte sbagliata. Non hai ancora il corpo che volevi, sei sfinita, delusa, depressa.
Forse questo schema ti sembra familiare: fai dieta – hai fame e fai leva sulla forza di volontà per tenere duro – hai voglie finché la forza di volontà finisce – cedi alla tentazione – ti senti colpevole e inutile, mangi di più e riprendi il peso perso – ripeti il ciclo.
Senti di aver fallito, perdi la fiducia in te stessa e l’autostima, pensi che non ce la farai mai, tanto vale abbandonare e lasciarsi andare.
Non solo le diete non funzionano, ma ti portano a vivere costantemente delle emozioni negative e spiacevoli, oltre il sentimento di fallimento ripetuto. Ma c’è di peggio: quando le calorie diminuiscono con la restrizione alimentare, il corpo cambia il modo di funzionare: libera ormoni che rallentano il metabolismo e aumenta l’accumulo di grasso. Quindi un pasto che in altri tempi sarebbe stato innocuo, diventa uno che può farti ingrassare.
Concludendo, le diete alla moda non funzionano in modo duraturo. L’85% di chi segue una dieta riprende il peso nel giro di un anno. Inoltre le conseguenze possono essere anche gravi, per esempio carenza di vitamine e minerali, rischio di fratture, obesità a lungo termine.
(La Haute Autorité de Santé francese, le ha definite nocive e inefficaci a lungo termine).
É importante capire che una dieta non può mai durare più di qualche settimana o mese. Non dipende dalla forza di volontà, ma dalla nostra biologia. Il nostro corpo è stato programmato per cercare e consumare cibo. La biologia del corpo vincerà sempre. Bisogna lavorare con e non contro di essa.
Pillole per dimagrire. Questi metodi dimagranti sono molto conosciuti negli Stati Uniti. Per il momento non sono molto usate in Europa, ma stanno aumentando rapidamente.
Questo fenomeno è un vero flagello perché in realtà tutte queste pillole contengono sostanze chimiche o stimolanti che hanno come effetto inibire la fame e aumentare il livello di energia. Questo può causare problemi di insonnia e quando smetti di prenderle ti sentirai stanca in modo cronico e avrai un appetito mostruoso.
Le compagnie che producono e vendono queste pillole affermano che sono sicure, ma gli studi sono pochissimi e di breve durata, quindi usano le persone come cavie e spesso le conseguenze sono disastrose (su Google ci sono diversi articoli su morti dopo aver preso pillole per dimagrire).
Se dieta, esercizio fisico, edulcoranti, pillole dimagranti non funzionano, qual è la soluzione?
Cambiare le abitudini alimentari.
Ma non è facile come sembra.
Le calorie che ingerisci dipendono dalle tue abitudini, ma le abitudini dipendono dalla Programmazione Alimentare Inconscia. Bisogna fare prima un cambiamento mentale per poter effettuare un cambiamento fisico. Il tuo cervello è come un computer. Programma i battiti del cuore, la pressione sanguigna, la respirazione etc. Il 90% dei processi del cervello e del corpo si svolge fuori dal tuo controllo, cioè in modo inconsapevole.
Il tuo comportamento dipende dalle programmazioni ricevute, perchè sei stato condizionato nel corso degli anni.
Le programmazioni inconsapevoli sono come piccole storie che una volta cominciate si ripetono sempre, malgrado e contro la tua volontà.
Sai ciò che è buono e ciò che è cattivo per la tua salute, non hai bisogno di un esperto per sapere che se mangi una scatola di cioccolatini o un pacchetto di patatine non ti aiuterà a ottenere il corpo che sogni di avere. Ciò nonostante continui a fare queste scelte. La tua programmazione è più forte. Non l’hai scelta tu. E’ stata impiantata nella tua testa a tua insaputa, durante le tue esperienze.
In funzione di come è stato programmato, il cervello può essere il tuo migliore alleato o il peggiore nemico.
Con la programmazione d’origine, il cervello è concepito per farti mangiare quando il tuo corpo ha fame e per farti smettere quando è sazio. Purtroppo molti fattori ti hanno condizionato e ti hanno disconnesso dai tuoi segnali interni facendo sì che continui a mangiare anche se ti senti pieno.
Inoltre mangi anche a causa di una fame artificiale, frutto di emozioni, associazioni psicologiche, educazione in famiglia, amicizie, condizionamenti sociali, pubblicità, cibi che aumentano artificialmente l’appetito.
Fai parte delle persone che finiscono sempre quello che hanno nel piatto? Forse è perché da piccola ti sei sentita dire: “Pensa ai bambini dell’Africa che muoiono di fame!”, “Non si spreca il cibo!” etc.
Questo ha creato in te un senso di colpa legato al fatto di sprecare, buttare il cibo etc. e questa è diventata una programmazione inconscia, che fa che tu finisca sempre il piatto per non sentirti a disagio emozionalmente. Oppure si è trasformata in “paura di perdere”, che spinge a finire il cibo, per essere sicuri di avere abbastanza. Il tuo cervello, come il GPS di un’auto, segue le programmazioni installate.
Per dimagrire in modo duraturo e sentirti bene nella tua pelle, bisogna cambiare la Programmazione Inconscia e inserire delle nuove abitudini sane (scelte alimentari, esercizio fisico etc., di cui ho parlato spesso in questo blog), che ti faranno dimagrire in modo facile, naturale e sano.
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