PIU’ SANI E PIU’ BELLI CON POCO SALE

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Nell’antichità il sale aveva una grande importanza soprattutto per le sue proprietà conservatrici.
Col passare del tempo e con l’arrivo del frigorifero e freezer la quantità di sale usata si è ridotta.
Tuttavia nei cibi preconfezionati si usa in quantità molto elevate, per conservarli meglio e per migliorarne il sapore.
I piatti salati stimolano la salivazione e l’acidità gastrica e fanno aumentare l’appetito.
Infatti la maggior parte dei ristoranti gioca su questo trucco per aumentare le consumazioni e la vendita di bevande (perchè il sale richiede molti liquidi).
Al contrario, poco sale calma l’appetito perchè limita le secrezioni gastriche.

Il sale estratto viene normalmente lavato e ciò che rimane è il cloruro di sodio, il comune sale da cucina, ed e’ necessario al nostro organismo perchè mantiene una buona idratazione delle cellule e ha un ruolo importante nella trasmissione degli impulsi nervosi e nella contrazione dei muscoli.
Insieme con il potassio mantiene un equilibrio tra la concentrazione di acqua all’interno della cellula e l’ambiente extracellulare.

La quantità di cui abbiamo bisogno quotidianamente però è molto ridotta: circa 6 grammi.
Il sodio in eccesso  è tossico per le cellule e il corpo cerca di eliminarlo isolandolo: il cloruro di sodio viene circondato da molecole d’acqua e diviso in sodio e cloro. Per questo le cellule sacrificano l’acqua, che è la loro forza vitale, quindi si indeboliscono e si infiammano. Una delle conseguenze è la comparsa di edemi e cellulite.
Il cloruro di sodio presente in quantità eccessive si ricristallizza con l’aiuto di proteine animali resistenti alla demolizione, come l’acido urico, e si deposita specialmente nelle articolazioni, portando a malattie come gotta, artrosi, artriti, calcoli renali e biliari.
Il sale in eccesso porta a ipertensione arteriosa, malattie cardiache e dei vasi sanguigni ed è il nemico numero 1 dei reni, costretti a un superlavoro per eliminarlo.
Inoltre porta a una perdita di calcio attraverso l’urina, causando danni alle ossa, come l’osteoporosi.

Normalmente i cibi contengono già sodio, e cosi’ le acque minerali, quindi dobbiamo evitare di aggiungere il sale a tavola. Scopriremo il vero sapore dei cibi e col tempo non sentiremo più la necessità di aggiungere dell’altro.
E’ comunque consigliato il sale iodato oppure quello integrale, perchè contiene altri minerali oltre il sodio, come iodio, rame, zinco e bromo e ha una resa maggiore.

Per chi ha la pressione bassa, una dieta povera di sodio, associata a un elevato consumo di acqua, può aumentare la filtrazione del sangue, ridurre il volume e abbassare ulteriormente la pressione arteriosa, con conseguente sensazione di affaticamento e di vertigine quando si alza troppo in fretta.
In questo caso è bene bere non più di 1,5l di acqua e salare un po’ di più i cibi.

Il sale fa trattenere i liquidi nei tessuti. Il nutrizionista francese Pierre Dukan dice che 9 gr di sale bastano per far sì che si depositi 1 litro di acqua nei tessuti per 1-2 giorni, che equivale a 1 kg sulla bilancia.

Aggiungere delle erbe aromatiche alle pietanze può aiutare a ridurre la quantità di sale, dando gusto ai piatti senza danni.
Dobbiamo inoltre fare attenzione ai cibi in scatola, ricchi di conservanti, alle salse tipo ketchup, senape, salsa di soia e agli snack salati (patatine, noccioline ecc.)

Sono piccoli accorgimenti che significano tanto per il nostro aspetto e la nostra salute!

Segui Tania Ansaldi:

Come quasi tutte le donne ho sperimentato per anni ogni tipo di dieta e intruglio per dimagrire, patendo molta fame. Ultimamente é cambiato qualcosa nella conoscenza e nella percezione del nostro organismo, e una sana dieta é diventato sinonimo di alimentazione salutare, per vivere meglio, che dura tutta la vita e che limita le nostre privazioni. Mangiare sano e fare un moderato esercizio fisico aiuta a vivere meglio. Mi sono appassionata a questi argomenti, e più li conoscevo, più mi accorgevo che c’era molto altro da scoprire, fino a quando mi sono resa conto che tutte le informazioni che mi hanno aiutata a conoscermi meglio potevano essere utili anche ad altri, e le racconto su questo blog.

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