
Sono sempre stata attratta da una bella bocca sana, con denti bianchi e puliti. Forse anche per questo ho sempre curato i miei denti, ma da un po’ di tempo ho cominciato a guardare oltre l’aspetto estetico o strettamente funzionale. Ho scoperto che l’igiene orale è strettamente correlata persino a malattie cardiovascolari. Sapevo che un’infezione in bocca può passare nel sangue e causare danni e può essere correlata anche a malattie degenerative come l’Alzheimer, ma oggi voglio approfondire il discorso delle malattie cardiovascolari.
Secondo il cardiologo Davide Terranova, nel cavo orale abbiamo dei batteri che normalmente non hanno un’azione patogena. Per una serie di circostanze, per esempio una scarsa igiene orale, questi batteri possono diventare patogeni, cioè possono avere un ruolo infiammatorio e possono provocare delle alterazioni della gengiva, per esempio la gengivite.
La gengivite può avere 3 stadi
- Gengivite infiammatoria. E’ un’infiammazione delle gengive che principalmente ha come causa una scarsa igiene orale, ma possono esserci anche altre cause, come il diabete. Di per sé non costituisce un problema, ma se non si prendono provvedimenti può passare allo stadio successivo.
- Gengivite emorragica. Una gengivite infiammatoria non curata può aggravarsi. A questo stadio si ha spesso una perdita di sangue, ad esempio quando si lavano i denti. Un po’ di sangue può capitare, non è sintomo di gengivite emorragica, per esempio quando si dà un colpo troppo deciso con il filo interdentale. Se però il sangue si ripresenta spesso, può essere un’evoluzione della gengivite infiammatoria.
la bella notizia è che sia la gengivite infiammatoria, sia la gengivite emorragica possono regredire. - Parodontite. In quadro peggiorativo di queste due gengiviti è la parodontite. Qui c’è una perdita di tessuto gengivale o addirittura una perdita dell’assetto strutturale del dente, il quale rischia di cadere. La parodontite è quasi sempre irreversibile, quindi è necessario l’intervento del medico odontoiatra, talvolta del chirurgico. Nella parodontite esistono delle alterazioni della mucosa, con la formazione di sacche, dentro le quali si annidano i batteri diventati patogeni.
I batteri patogeni producono una infiammazione cronica, sintetizzando delle molecole tossiche e può capitare che vadano in circolo, producendo una cosiddetta batteriemia, che attraverso il sangue va a raggiungere organi bersaglio, lontani dal cavo orale.
In quantità eccessiva, i batteri vanno a produrre un’infiammazione al rivestimento dei vasi sanguigni, chiamato endotelio e agendo a livello delle lipoproteine, aumentando il colesterolo LDL, chiamato anche “cattivo” e diminuendo il colesterolo HDL, cosiddetto “buono”. Produce quindi un’azione non solo strutturale sul rivestimento delle arterie, ma anche un’alterazione ematochimica sui lipidi, soprattutto sul colesterolo. Va a intaccare quelle zone che già hanno una certa sensibilità per altri problemi, per esempio a causa dell’ipertensione, e arriva a collocarsi all’interno delle placche ateromasiche, già esistenti e favoriscono la rottura della placca ateromasica. Di conseguenza in quella zona avviene una pronta coagulazione, che spesso provoca anche l’occlusione dell’arteria.
Ecco perché è molto importante l’igiene orale.
Lavarsi con cura i denti significa anche una prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Come curare l’igiene orale
Proprio perché sappiamo che nel cavo orale abbiamo dei batteri e che molte delle tossine che espelliamo durante la notte si trovano in bocca, è importante lavarsi bene appena alzati. Forse pensate che sia meglio lavarsi dopo aver fatto colazione, così i denti rimangono puliti, ma così facendo ingeriamo tutte quelle tossine prodotte durante la notte.La medicina ayurvedica suggerisce di sciacquare accuratamente la bocca, passando tra i denti ripetutamente un po’ di olio di sesamo, oppure anche olio di oliva, che ha un’azione igienizzante. Anche l’olio di cocco ha delle ottime proprietà antibatteriche.
Anche se non avete tempo per cure un po’ particolari, va benissimo lo spazzolino da denti. Io mi trovo bene con lo spazzolino elettrico, mi sembra che arrivi meglio nella parte interna dei denti.
Di solito mi passo il filo interdentale (preferisco quello con un supporto di plastica), poi passo l’idropulsore e poi lo spazzolino con il dentifricio.
E’ un ordine a mia scelta, preferisco il dentifricio per ultimo, così rimane sui denti quella protezione di fluoro e quella freschezza del dentifricio.
L’idropulsore mi sembra una grande invenzione. Questo getto d’acqua raggiunge ogni angolino e pulisce a fondo, più di qualsiasi spazzolino.
E’ elettrico, ricaricabile a corrente continua, e si usa acqua del rubinetto (se è sicura) e ha diversi accessori per una perfetta pulizia dei denti. Si trova su Amazon, anche in versione da viaggio, a un prezzo accessibile, specialmente se si considera che dura a lungo.
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