COME LA VITAMINA D PROTEGGE DAI VIRUS

Foto: Pixabay

La vitamina D in realtà non è una vitamina, ma un ormone, che deriva dal colesterolo.
Ogni cellula nel nostro corpo è dotata di un recettore per la vitamina D, che agisce mandando un messaggio direttamente alla cellula. Le cellule hanno anche un altro recettore che collega la vitamina D direttamente al nucleo, dove si trova il DNA.

Conosciamo la vitamina D più che altro perché è associata alla salute delle nostre ossa, ma ha molti altri ruoli nel nostro organismo.Il Dott. Massimo Orlandini, virologo, sottolinea l’importanza della vitamina D nei confronti dei virus, argomento che più che mai ci sta preoccupando.

I virus e la vitamina D

Quando un virus penetra nell’organismo il nostro sistema immunitario entra in azione per eliminarlo, producendo l’interleuchina 6, una citochina con azione infiammatoria. In alcuni casi, come nel Covid 19, il sistema immunitario produce troppa interleuchina 6, quindi scatena un’infiammazione eccessiva, con complicazioni all’apparato respiratorio.

Secondo il Dr. Orlandini la polmonite interstiziale dei pazienti affetti non è determinata dalla presenza del virus, ma è legata a una reazione aberrante del sistema immunitario in conseguenza della presenza del coronavirus, che porta una eccessiva produzione di questa citochina che provoca infiammazione.
Troppa interleuchina produce troppa infiammazione, quindi complicazioni ai polmoni e spesso al cuore o altri organi, arrivando talvolta alla necessità di terapia intensiva.

La Vitamina D è un immunostimolatore e regola  l’efficienza del sistema immunitario (nè troppo, nè troppo poco). 
Dalle ricerche del Dott. Orlandini sono emersi studi scientifici pubblicati dalle più importanti università e laboratori di ricerca del mondo, che dimostrano l’interazione della vitamina D e la produzione dell’interleuchina 6, una sostanza alla base delle complicanze del Covid 19.
Questi lavori scientifici in ambito infettivologico comprendono anche la tubercolosi, l’HIV, il diabete, malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, tumori e quelle nell’ambito vascolare etc. e affermano che alti dosaggi di vitamina D fanno abbassare i livelli di interleuchina 6.

Sapevamo che la vitamina D, essendo liposolubile (quindi non viene eliminata dall’organismo con le urine), può essere dannosa se presa in alte quantità, ma il Dott. Orlandini afferma che la vitamina D non ha effetti collaterali e non è tossica, a meno che non ci siano problemi di insufficienza renale di una certa importanza.

Negli studi sui topi si è visto che la carenza di vitamina D causa una netta suscettibilità a prendersi le infezioni.

Anche alcuni studi effettuati in Cina affermano che il coronavirus determina un disordine nella risposta immunitaria alla presenza dell’infezione con una iperattivazione dei linfociti T e una iperproduzione di interleuchina 6, che portano a un danno polmonare e alla necessità di rianimazione.
La vitamina D, nella giusta dose, regola la risposta del sistema immunitario nelle malattie autoimmuni e delle infezioni. Chi la prende si ammala di meno, la possibilità di infettarsi si riduce. 

Anche il Dott. Filippo Ongaro e il Prof. Maurizio Cutolo considera la vitamina D importantissima nelle malattie autoimmuni, infiammazione cronica e persino il cancro. 

Dove troviamo la vitamina D

La sintesi della vitamina D è dovuta alla luce solare e al colesterolo. Senza il colesterolo la vitamina D non potrebbe sintetizzarsi. 
L’esposizione al sole dà una buona risposta in alcune malattie come la tubercolosi, un tempo unica terapia.
Basterebbero 10 minuti di esposizione per garantire il fabbisogno, ma i vestiti, le creme solari, l’assenza di sole fanno sì che l’80 per cento delle persone ne siano carenti.
La luce solare varia nel corso dell’intero anno e questo ostacola l’accumulo del giusto fabbisogno di vitamina D.

In inverno non c’è abbastanza sole, per questo si acutizzano le allergie e le malattie autoimmuni.
L’esposizione al sole deve essere graduale, in funzione del proprio fototipo. Le persone con la pelle chiara devono esporsi di meno, quelle con la pelle più scura hanno bisogno di più sole.
La pelle dell’anziano è poco capace di produrre la vitamina D in risposta ai raggi solari e dovrebbero prendere un integratore.

Sembra che il 50% della popolazione è carente di vitamina D.Curiosamente i Paesi Scandinavi, dove non c’è molto sole, non si registrano carenze della vitamina D come in altri Paesi con più sole, il cosiddetto paradosso scandinavo. Questo è dovuto alla loro abitudine di fortificare gli alimenti, specialmente il latte, con Vitamina D. 

Quando prendere il sole

Per paura del melanoma, un tumore della pelle abbastanza aggressivo, ci siamo abituati ad andare in spiaggia la mattina o nel tardo pomeriggio. Invece ai fini di prenderci la vitamina D si dovrebbe prendere il sole tra le ore 11.30 e le ore 15, cioé nelle ore in cui le radiazioni ultraviolette colpiscono la pelle quasi verticalmente. I raggi colpiscono il colesterolo che abbiamo sotto la pelle e lo trasformano nella provitamina D, che entra in circolo e poi viene trasformata nell’ormone che chiamiamo vitamina D. 

La vitamina D negli alimenti

Purtroppo non sono molti gli alimenti che contengono la vitamina D. Esistono poche categorie in cui la si può trovare, come i pesci grassi, specialmente quelli piccoli che si mangiano interi, anche con il fegato, per esempio le acciughe.
Un tempo l’olio di fegato di merluzzo si dava ai bambini, specialmente a quelli che dimostravano un rallento nello sviluppo.
Le uova contengono la vitamina D nel tuorlo, a condizione che le galline siano allevate a terra, alla luce del sole. Anche il burro e i formaggi grassi contengono Vitamina D, ma anche in questo caso le mucche devono essere allevate al pascolo.

Integratori di vitamina D

Un integratore di Vitamina D

Una grande percentuale della popolazione è carente di vitamina D.
Poiché in alcune zone il sole scarseggia o per paura di esporsi al sole a causa dei tumori alla pelle é consigliata l’assunzione di un integratore.
Il rischio di sovradosaggio è remoto. Come per altre vitamine, non dobbiamo avere il minimo indispensabile per non ammalarci, ma la quantità ottimale per essere forti, che richiede un dosaggio abbastanza alto e protratto nel tempo (Dott. Filippo Ongaro).
C’è la possibilità di prendere una dose bassa ogni giorno o una dose alta una volta al mese. Sembrerebbe più comodo, così non ci pensiamo più, ma il nutrizionista Stefano Vendrame suggerisce una somministrazione giornaliera, perchè col tempo la vitamina D perde di efficacia.
Benefici della vitamina D.

  • Omeostasi delle ossa. La vitamina D aiuta a mantenere in salute il tessuto osseo.
  • Difese immunitarie. Sostiene il sistema immunitario ed evita che il sistema immunitario monti una risposta eccessiva, che è alla base di alcune malattie autoimmuni come artrosi, sclerosi multipla, asma, diabete di tipo 1. 
  • Apparato cardiovascolare. La vitamina D previene le malattie cardiovascolari perché protegge le cellule muscolari cardiache (cardiomiocita) dagli stress ossidativi o dalla sofferenza determinata da cardiopatia ischemica, infarto cardiaco, cuore ipertrofico perché iperteso etc.
  • Calcio. Agisce sul metabolismo del calcio e del fosforo, implicati nella salute del tessuto osseo, molto importante per i bambini (rachitismo) e per gli anziani (osteoporosi).
  • Diabete. Influisce positivamente sul metabolismo glucidico (che può portare al diabete), offrendo una protezione dall’aggressione immunitaria. Ha un effetto modulatore sulla resistenza all’insulina e sulla produzione dell’insulina. 
  • Cancro: è un potente protettore nei confronti dei tumori perché è uno dei più importanti regolatori dei cicli cellulari e quindi capaci di contenere e di regolare nel modo corretto la proliferazione delle cellule. La vitamina D ha un’azione antitumorale, soprattutto del colon e della mammella. Migliora la sopravvivenza dei soggetti in generale. Ha un ruolo imprescindibile nel controllo dello sviluppo del cancro. Dove c’è meno sole ci si ammala molto di più. La vitamina D ha un’importanza rilevante nell’inibire lo sviluppo delle cellule tumorali e nell’indurre le cellule alterate a morire e inibisce la formazione di nuovi vasi sanguigni che nutrono i tumori o le metastasi.

Carenza di vitamina D

  • Metabolismo del colesterolo. La carenza della vitamina D induce un aumento delle lipoproteine a bassa intensità (LDL) e diminuisce le lipoproteine HDL, il colesterolo cosiddetto “buono”, che fa il trasporto inverso delle lipoproteine (dalle cellule verso il fegato).
  • Arterie: è un protettore del cuore e dei vasi: preserva la salute di questi tessuti così delicati, da cui dipende la nostra vita. La carenza della vitamina D è correlata allo spessore delle arterie , specialmente di uno strato che è il primo a manifestare l’inizio dell’arteriosclerosi, con maggiore rischio di malattie cardiovascolari. 
  • Osteoporosi. Ostacola l’assorbimento del calcio a livello intestinale e quindi compromette la salute del tessuto osseo.
    La carenza può avere a che fare con tanti aspetti della salute e non soltanto con quello che riguarda l’osso, motivo per cui molti sottovalutano questo tipo di carenza perché ritengono che non hanno problemi alle ossa.
  • Dolori. La carenza di vitamina D dà sintomi come mal di schiena o dolori muscolari e delle articolazioni spesso scambiati per reumatismi o artrite. 
  • Nervosismo, vampate, sbalzi d’umore. La vitamina D agisce anche sul Sistema Nervoso Centrale. 

SINTOMI DA CARENZA

  • Stanchezza cronica, basse prestazioni fisiche e mentali, sonnolenza.
  • Sudorazione della testa.
  • Eccessiva caduta dei capelli.
  • Ansia e depressione, irritabilità, sbalzi dell’umore, salute mentale.
  • Dolori alle ossa senza motivo e recupero lento dopo uno sforzo.
  • Riduzione del tessuto osseo (osteopenia).
  • Ritardo nella guarigione delle ferite.
  • Abbassamento delle difese immunitarie.
  • Infiammazione.
  • Problemi dentali per il mal assorbimento del calcio: infezioni, carie, sanguinamento delle gengive.
  • Pressione alta.
  • Aumento di peso. Complicazioni nell’attività metabolica. Per le persone in sovrappeso ci vogliono dosi più alte, essendo una vitamina liposolubile.
  • Asma e scarsa funzionalità polmonare. La vitamina D blocca  le proteine che generano l’infiammazione nei tessuti polmonari.
  • Colesterolo alto. Tra le funzioni della vitamina D vi è quella in relazione con la rimozione del colesterolo LDL dal flusso sanguigno.
  • Raffreddore e influenza: per la produzione di anticorpi le vie respiratorie tendono a irritarsi più facilmente.
  • Perdita di massa ossea. In realtà ha un effetto molto più ampio rispetto a quello esclusivamente osseo. Sull’osso ha un’azione abbastanza indiretta: ottimizza l’assorbimento del calcio dall’intestino, ma la vitamina che fa sì che il calcio venga depositato nell’osso è la vitamina K2. L’eccesso di calcio senza la vitamina D  non viene assorbito, l’eccesso di calcio con vitamina D ma senza la vitamina K2 rischia di calcificare tessuti come le arterie.

Vi ho convinti? Fatevi consigliare dal vostro medico e cominciate a stare di più al sole ed eventualmente assumere un integratore.

Segui Tania Ansaldi:

Come quasi tutte le donne ho sperimentato per anni ogni tipo di dieta e intruglio per dimagrire, patendo molta fame. Ultimamente é cambiato qualcosa nella conoscenza e nella percezione del nostro organismo, e una sana dieta é diventato sinonimo di alimentazione salutare, per vivere meglio, che dura tutta la vita e che limita le nostre privazioni. Mangiare sano e fare un moderato esercizio fisico aiuta a vivere meglio. Mi sono appassionata a questi argomenti, e più li conoscevo, più mi accorgevo che c’era molto altro da scoprire, fino a quando mi sono resa conto che tutte le informazioni che mi hanno aiutata a conoscermi meglio potevano essere utili anche ad altri, e le racconto su questo blog.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.