L’ashwagandha è un fitoterapico usato da migliaia di anni nella medicina ayurvedica, la medicina tradizionale indiana. Il suo nome scientifico è Withania somnifera, ma è conosciuta anche con il nome di ginseng indiano o ciliegia d’inverno. Fa parte dalla famiglia delle solanacee, come il pomodoro.
Fin dall’antichità l’ashwagandha veniva utilizzata come afrodisiaco, soprattutto come tonico sessuale maschile, ma nel tempo si è scoperto che questa pianta ha tantissime altre proprietà curative.
Innanzitutto l’ashwagandha si è rivelata un valido antistress perchè è un adattogeno naturale, cioè aiuta il nostro organismo ad adattarsi all’ambiente e alle condizioni in cui dobbiamo vivere (aumenta la resistenza agli stress psicofisici).
L’ashwagandha ha un doppio potere: la mattina è un tonico e dà energia, mentre presa la sera placa l’ansia, calma e predispone a un sonno ristoratore (come lo suggerisce anche il suo nome scientifico).
Studi effettuati sulle persone hanno dimostrato che dopo 5 giorni di assunzione, l’ashwagandha funziona come gli antidepressivi, ma senza gli effetti collaterali che questi danno generalmente.
L’ashwagandha abbassa i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e aiuta anche a placare la fame nervosa! In più rafforza il sistema immunitario e previene malattie autoimmuni, tumori o disfunzioni alla tiroide.
L’ashwagandha è un tonico generale del sistema nervoso centrale, ha un’azione protettiva e rigenera le cellule cerebrali, ostacolando l’insorgere di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer e viene impiegata in caso di disturbi neurologici e cognitivi (aiuta a conservare la memoria e migliora l’apprendimento).
E’ indicato in caso di stanchezza e debilitazione, perché è un tonico, ma non ha gli effetti eccessivamente stimolanti che altri fitoterapici ad azione tonica hanno, per esempio il ginseng.
L’ashwagandha ha ancora una fantastica proprietà: abbassa i livelli di glucosio nel sangue, contribuendo così a limitare malattie come diabete e obesità. Inoltre sembra che abbassi anche il colesterolo “cattivo” LDL, con effetto benefico sulle arterie e ostacolando malattie cardiocircolatorie.
L’ashwagandha riduce l’infiammazione, quindi ha effetti benefici sulle vie respiratorie (in caso di bronchite o asma) e ha effetto analgesico, rivelandosi utile in caso di artrite, dolori muscoloscheletrici e reumatismi, senza irritare le mucose gastriche. Per questa sua qualità può essere utilizzata anche in caso di reflusso gastroesofageo, gastrite e ulcera.
Viene utilizzata la radice e si trova nelle erboristerie e in farmacia, sotto forma di capsule.
Come tutti i medicinali, anche i fitoterapici possono esercitare interferenze con altri medicinali, per esempio l’ashwagandha può rafforzare gli effetti dei barbiturici, quindi è sempre bene parlare con il vostro medico prima di assumerla, nel caso prendiate altri farmaci. Inoltre l’ashwagandha non deve essere assunta durante la gravidanza e l’allattamento.
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