Con il passare degli anni la durata media della vita si è allungata di molto. Per poterla vivere completamente, però, abbiamo bisogno di tutte le nostre facoltà cognitive e la paura che queste possano cominciare a perdersi spaventa tutti noi.
Fino a non moltissimi anni fa si pensava che, terminata la fase dello sviluppo, il cervello può solo regredire.
Osservando scienziati o artisti che hanno dato il meglio di sè in età più avanzata, si pensava al loro DNA o a un particolare talento di cui erano dotati.
In base alle ricerche scientifiche oggi possiamo sapere che l’idea della staticità del cervello e del DNA immutabile, era sbagliata.
Certamente il DNA ha una base che viene dai genitori, ma anche una grande capacità di adattarsi a nuovi stimoli.
L’organismo umano ha la più grande flessibilità e una grande capacità di adattarsi all’ambiente esterno, a seconda delle neccessità e degli stimoli ricevuti.
Infatti i gemelli identici, con un DNA identico, possono avere vite diverse, uno stato di salute diverso e capacità diverse, a seconda degli stimoli che hanno avuto.
Per quanto riguarda il cervello, significa che noi possiamo garantire la protezione e la rigenerazione dei neuroni, riducendo drasticamente il rischio di neurodegenerazione.
Non è scritto nel DNA
Dobbiamo avere un atteggiamento propositivo e proattivo nei confronti della vita, ma questo diventa difficile se pensiamo che tutto è scritto nel nostro DNA e non possiamo cambiare niente, quindi prima di tutto dobbiamo liberarci da questa credenza che si è rivelata errata.
4 pilastri per mantenere sano il cervello
- Nutrizione: dobbiamo consumare in abbondanza frutta e verdura, proteine magre (pollo, tacchino, pesce, tofu, tempeh, legumi) e carboidrati integrali con moderazione e mantenere un carico glicemico basso.
- Attività fisica: stimola un fattore di crescita (il BDNF), che fa rigenerare i neuroni.
- Controllo dello stress e della la vita emotiva.
- Integrazione alimentare, per esempio assumere acidi grassi Omega 3, specialmente del tipo DHA, che controllano l’infiammazione.
Sembra difficile? Tutto sta nel cominciare. Non possiamo dire che siamo pigri di natura. Siamo pigri perché abbiamo avuto abitudini che hanno alimentato la pigrizia.
A seconda degli stimoli a cui ci esponiamo, possiamo migliorare le prestazioni e persino cambiare il carattere. Il carattere è la somma delle nostre abitudini. Le buone azioni ripetute nel tempo formano il nostro carattere. La pratica deliberata di buone azioni può stimolare il cambiamento del carattere. Il nostro carattere non è più visto come stabile (sono nato così), ma dipende dalle nostre abitudini, dalle scelte che facciamo tutti i giorni.
Ci si allena a farcela semplicemente facendolo.
Come spesso accade nel mondo dello sport, la forza di volontà batte il talento (a forza di allenarsi ce la fanno). Dobbiamo uscire dalla nostra zona di comfort e stimolare la nostra capacità di adattamento.
Bisogna però prefissarci obiettivi raggiungibili (vedi post), altrimenti rischiamo di non farcela. E soprattutto non dobbiamo puntare sulla forza di volontà ma sul piacere del cambiamento.
Costruirsi vuol dire diventare più forti delle proprie scuse, più coraggiosi delle proprie paure. Vuol dire essere sempre se stessi e imparare ad amare senza condizioni. Vuol dire capire che per ottenere di più occorre prima dare di più. Tutto parte da noi stessi. – Dr. Filippo Ongaro.
Non possiamo impedire l’invecchiamento, ma con questi accorgimenti possiamo rendere meno brusca la discesa.
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