I funghi sono degli organismi vegetali, che però hanno molto in comune con il regno animale per quanto riguarda le proprietà nutrizionali, per esempio contengono importanti quantità di vitamina B 12, che solitamente scarseggia nel regno vegetale.
L’evoluzione e le caratteristiche dei funghi
Sembra che nella nostra evoluzione ci siamo divisi dalle piante più di un miliardo di anni fa, mentre dai funghi solo da circa 600 milioni di anni.
I funghi hanno una particolare struttura e ciclo vitale. Quello che noi vediamo e conosciamo come fungo è di fatto il frutto dell’organismo che sta sottoterra, filamentoso, chiamato micelio.
E’ un organismo quasi monocellulare, molto delicato ed esposto alle aggressioni esterne che riceve stando sotto terra. Il sottosuolo di una foresta è pieno di organismi e di questo micelio.
Se l’homo sapiens è arrivato da poche centinaia di migliaia di anni, come fa un organismo così esteso (è il più esteso sulla faccia della terra) e così delicato e poco difeso a esistere da centinaia di milioni di anni?
Per difendersi dalle aggressioni dell’ambiente esterno, il micelio ha sviluppato delle strategie diverse dalle nostre e ha un sistema immunitario veramente efficace e potente contro virus e batteri.
Un fungo che aiuta la memoria e molto altro
Oggi vi parlo di un fungo che ha ottime proprietà nutrizionali, ma anche spiccate proprietà mediche.
Viene utilizzato da millenni nella medicina tradizionale orientale, e negli ultimi 10-20 anni, studi in Occidente confermano la sua efficacia nella prevenzione e nella cura di molti disturbi.
E’ un fungo piuttosto raro, cresce in tarda estate sui tronchi degli alberi di noce, faggio e quercia, soprattutto nell’emisfero nord, in Nord America, Canada e Asia, ma anche nelle foreste europee.
Ha un colore bianco e ha dei lunghi filamenti che pendono da una struttura gommosa, per cui viene chiamato anche “barba bianca”.
In Giappone lo chiamano Yumabushitake (Take significa “fungo” e Yumabushi significa “monaci eremiti giapponesi che vivono sulle montagne”).
Per il suo aspetto viene chiamato anche “Criniera di leone”, ma il nome scientifico è Hericium erinaceus.
Il fungo Criniera di leone viene usato anche in cucina e ha un sapore piuttosto dolce, ma al di là delle sue qualità culinarie, è un grande alleato della nostra salute.
Il suo principio attivo è l’erinacina H, un diterpenoide.
E’ ricco di amminoacidi, enzimi e minerali importanti come zinco, potassio, selenio, ferro, fosforo.
Contiene poi betaglucani (antitumorali), fattori neurotrofici che stimolano il fattore di crescita neuronale, steroli, vitamine B1-2-3, precursori della vitamina D (D2,D3).
Proprietà terapeutiche del Criniera di Leone
Il fungo Criniera di Leone aiuta a prevenire o curare problematiche in tutto l’organismo, per esempio:
Potenzia il Sistema Nervoso
Promuove la formazione e la riparazione delle cellule nervose danneggiate. l’Erinacina H stimola la sintesi del NGF e della mielina, fa parte delle cellule nervose. Previene il danno cerebrale da ischemia e ha effetti positivi sulla sclerosi multipla.
Studi sia su cellule in vitro, sia su animali da laboratorio (topi), sia su modelli umani, aprono una nuova prospettiva per la prevenzione e il trattamento di malattie degenerative del sistema nervoso centrale e periferico, quali il morbo di Alzheimer, le varie sclerosi e le neuropatie.
In uno studio del 2015 Shimbo e altri hanno dimostrato come i triterpeni abbiano un effetto stimolante nella produzione del NGF, fattore di crescita nervoso, che nel nostro corpo induce la produzione di cellule nervose e di connessioni neuronali.
Studi del 2019 di un team italiano di cui fanno parte Daniela Ratto e Federica Corana, dimostrano come l’assunzione di fungo Criniera di leone ha degli effetti positivi (nei topi) nel miglioramento della memoria e della neurogenesi a livello dell’ippocampo.
Uno studio giapponese del 2016 sugli esseri umani di età compresa tra 50 e 80 anni con deficit cognitivi lievi o moderati, per 6 settimane, ha dimostrato dei buoni miglioramenti in tutti gli aspetti delle funzioni cognitive.
Protegge il benessere gastrointestinale
Rigenera la mucosa gastrica; previene stati d’ansia, depressione, stress, deficit della memoria, deficit di concentrazione, insonnia.
Aiuta a prevenire l’Alzheimer, il morbo di Parkinson, la demenza senile, migliora la comprensione e la comunicazione.
Ha proprietà immunostimolanti
Aumenta il numero di macrofagi e linfociti T.
Ha proprietà antimicrobiche e antibatteriche
Protegge dall’Helicobacter Pylori, e da infezioni da Staphylococcus Aureus resistente agli antibiotici classici e infezioni da Salmonella (ne riduce la moltiplicazione).
Protegge dal cancro
E’ antitumorale grazie all’ericenone beta e anti metastatico nei confronti di cellule di carcinoma polmonare.
Protegge il cuore
Ha un’azione anti piastrinica, è ipotensivo, abbassa il colesterolo “cattivo” LDL, alza il colesterolo “buono” HDL e protegge i vasi sanguigni dalle ostruzioni.
Aiuta l’apparato gastro-intestinale
E’ protettivo e antinfiammatorio nei confronti delle mucose dell’apparato digerente, gastrite cronica e nervosa, ulcera gastroduodenale, reflusso gastroesofageo, ernia iatale e gastroduodenale, cancro gastroesofageo, infiammazione cronica dopo chemio e radioterapia, colon irritabile, digestione difficile, bruciori e acidità gastrica.
Rigenera la mucosa intestinale e ripristina una corretta flora intestinale, utile nella disbiosi e permeabilità intestinale.
Come assumere il fungo Criniera di Leone
Negli ultimi decenni la scienza sta riconoscendo sempre più gli effetti benefici di moltissimi elementi naturali utilizzati nella medicina tradizionale orientale.
Possiamo integrare queste proprietà eccezionali dei funghi nel nostro organismo considerando il fatto che è più vicino agli animali rispetto alle altre piante e ha un sistema immunitario molto forte.
Se non riuscite a trovare questi funghi freschi o secchi, ci sono degli integratori molto comodi da assumere con i principi attivi ben dosati.
Ci sono capsule a base di estratto di Criniera di Leone per prevenire e trattare l’Alzheimer e demenza o per migliorare la memoria.
Deve essere certificato biologico, perchè i funghi assorbono tutto quello che c’è nel suolo, anche i metalli pesanti.
L’integratore protegge i neuroni dai danni di alcune sostanze neurotossiche, rigenera le cellule nervose, riduce i sintomi di depressione, l’ansia, l’insonnia e deficit di concentrazione.
Il Criniera di leone è un adattogeno molto utile non solo per gli anziani con ridotte capacità cognitive, ma anche per studenti e professionisti sotto stress.
Lo stress incide sull’ippocampo, la parte più delicata del cervello.
Il fungo aiuta a mantenere le strutture cerebrali.
La scienziata Rita Levi Montalcini diceva che il cervello cresce e si rigenera. Il fungo Criniera di Leone stimola le funzioni nervose.
La medicina allopatica occidentale si concentra sui sintomi. La medicina tradizionale cinese si focalizza sulla cura della persona nella sua totalità e cura le cause che provocano la malattia.
Grazie per aver visitato il mio sito e spero che questo articolo vi sia stato utile.
Alla prossima!
Tania
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