Spesso si è portati a contare le calorie senza tenere presente la loro provenienza e magari rinunciare a cibi più nutrienti per assaporarsi un dolce cremoso e invitante. Le calorie non sono tutte uguali e a volte diventano “cattive”. Per esempio un piatto di verdure condite con 1 cucchiaio di olio d’oliva e 120 g di pollo grigliato o di pesce contiene carboidrati buoni, fibra e proteine, che nutrono e tengono a bada la fame per molto tempo, con un apporto calorico non superiore a 250 calorie. Inoltre questo tipo di cibo va masticato a lungo e i cibi che richiedono una masticazione laboriosa fanno bruciare il 20% in più di calorie semplicemente per l’azione di masticare (Dr. Oz). Con lo stesso contenuto calorico possiamo permetterci meno di 100 grammi di pizza margherita, che non solo non ci appagherà, ma stimolerà il nostro appetito e ci farà assumere dell’altro cibo, con conseguente aumento di peso. Stesso discorso per dolci, snacks, bibite zuccherate. Alan Kekwick e Gaston Pawan, esperti in nutrizione e metabolismo, hanno condotto degli studi con i quali hanno dimostrato che, a parità di calorie, il tipo di cibo fa reagire in modo diverso il nostro organismo. I due scienziati hanno confrontato tre gruppi di soggetti sottoposti a regimi alimenti di 1000 calorie provenienti da grassi, proteine e carboidrati.
Questi i risultati:
1000 calorie al 90% di grasso = calo di peso di 0,4 kg al giorno.
1000 calorie al 90% di proteine = calo di peso di 0,27 kg al giorno.
1000 calorie al 90% di carboidrati = aumento di peso di 0,1 kg al giorno.
Abbiamo visto dall’esperimento che con cibi grassi si è verificata una perdita di peso, ma ricordiamoci che i grassi saturi (generalmente di origine animale), fanno aumentare il colesterolo e predispongono a malattie di tipo cardiovascolare!
Io sono del parere che non va eliminato nessun tipo di cibo, anche perché spesso è legato a un contesto sociale, ma dobbiamo fare delle scelte salutari ogni volta che ci è possibile!
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