Ti capita di sentirti come se stessi battendo il passo sul posto? Hai tanti buoni propositi, ma restano inconclusi?
Che si tratti di lavoro, studio o un piano dimagrante, che cosa ti blocca?
Daniele Di Benedetti, life coach, ha individuato 3 possibili cause che non ci permettono di liberarci dai preconcetti, di ottenere di più, di dare una svolta alla nostra vita:
CATTIVI PENSIERI
Hai sentito forse dire che siamo la somma dei nostri pensieri.
Per nostra natura siamo portati a pensare alle cose brutte, forse per la nostra sopravvivenza. Abbiamo imparato a stare attenti a ciò che ci può fare male.
I cattivi pensieri hanno a che fare con il passato, con il futuro e con la nostra insicurezza.
- Passato. Continui a rivivere emozioni negative legate a esperienze spiacevoli, che ti fanno soffrire. Non hai dato una spiegazione a ciò che è successo e continui a vivere di risentimento.
Nella vita si presentano eventi su cui non abbiamo nessun controllo e quindi non possiamo cambiare, ma possiamo controllare il modo in cui reagiamo a questi imprevisti. Dobbiamo cercare un modo per risolvere il problema, anziché sentirci vittime del destino. Non dobbiamo cancellare il nostro passato, ma valorizzarlo, cercare di dargli un significato diverso. Non dobbiamo avere pretese irrealizzabili, altrimenti rischiamo nuove sconfitte che ci faranno soffrire e nuovi risentimenti. - Futuro. Il nostro cervello ama predire il futuro. Facciamo anticipazioni, ma siamo portati a vedere cose tristi, deludenti, fallimentari. Appena ci capita qualcosa, visualizziamo le peggiori ipotesi. In realtà quando dobbiamo scegliere, per esempio tgra due vestiti, scegliamo quello che ci piace di più, allora perché nei pensieri facciamo le scelte più catastrofiche? Siamo condizionati dalle notizie dei media, dai nostri genitori troppo apprensivi o dalle nostre esperienze negative, ma dobbiamo insegnare al nostro cervello a ragionare in un’altra prospettiva, cioè a visualizzare il futuro in modo costruttivo. Non è facile, ma si può fare. Bisogna allenarsi, come si fa con i muscoli.
- Dubbi, cioè la paura di non fare la scelta giusta. I dubbi ci limitano quando dobbiamo fare una scelta e se non siamo noi a scegliere, sarà la vita a scegliere per noi. Il risultato è che non sempre sarà un futuro che ci piacerà. Impara a scegliere. La chiarezza è forza, è potere. Le incertezze bloccano le nostre decisioni.
Il nostro cervello non sa distinguere tra emozioni vissute realmente ed emozioni rivissute, quindi rivivere esperienze negative passate è continuare a sottoporci a uno stress perfettamente evitabile.
CATTIVE ABITUDINI
Le azioni che facciamo ripetutamente diventano abitudini e le nostre abitudini fanno la persona che siamo. Per questo dobbiamo sostituire le cattive abitudini con nuove, buone abitudini.
Ecco 3 cattive abitudini su cui dobbiamo lavorare:
- Rimandare o fuggire. Quando i dubbi ci assalgono siamo portati a rimandare o addirittura fuggire. Evitiamo il rischio, non vogliamo uscire dalla nostra “zona di comfort”. In realtà non abbiamo veramente una zona di comfort su cui contare, perché in qualsiasi momento può capitare qualcosa che capovolge la situazione e ti mette nella condizione di dover fare una scelta. Per esempio hai un lavoro che non ti piace, ma vai avanti perchè ti dà uno stipendio e perché non hai voglia di cercare un altro. Improvvisamente vieni licenziato. Se non hai preso tu la decisione, sarai vittima di questo evento. Per questo bisognerebbe giocare d’anticipo, avere sempre un piano B e vivere la nostra vita come una sfida e non come vittime, schiavi di un futuro che potrebbe non arrivare mai.
- Multitasking. Tentiamo di fare troppe cose e alla fine non facciamo niente. Iniziamo una cosa e poi passiamo a un’altra per sfuggire alle responsabilità di portare in fondo qualcosa. Dobbiamo concentrarci su una cosa e portarla a termine. Quando abbiamo chiarezza, facciamo le cose presto e bene e non siamo portati a rinunciare.
- Non mollare. Questo è un punto che si collega al precedente. Non avere paura di arrivare fino in fondo, di cosa pensano gli altri di noi, di come reagiranno i nostri amici. Ci saranno dei sacrifici, le cose troppo facili non esistono, che si tratti di cambiare lavoro o dimagrire.
CATTIVE RELAZIONI
Siamo esseri gregari, viviamo in relazione con gli altri. Questo ha contribuito alla nostra sopravvivenza.
Tuttavia dobbiamo stare attenti al tipo di persone che ci stanno intorno.
- Scegliere gli amici. Dobbiamo scegliere persone in sintonia con i nostri obiettivi, che possono esserci di sostegno e di ispirazione, che siano stimolanti, che vogliono ottenere risultati. Dobbiamo allontanarci dalle persone che ci demoralizzano, che ci scoraggiano, che ci tirano giù. E anche noi dobbiamo donare qualcosa a loro e dobbiamo cercare di migliorare, per avere qualcosa da donare.
- Divisione. Quando ci capita qualcosa tendiamo a isolarci per leccarci le ferite da soli. Proprio nel momento in cui dovremmo unirci cominciamo a incolparci, a giudicarci tra noi. Non porta a niente di buono. Evitare l’orgoglio e dare spazio alla comprensione e al dialogo.
- Superiorità. Le grandi persone hanno in comune una certa umiltà. Non significa non avere fiducia in se stessi e autostima, ma la consapevolezza di non sapere tutto. Dovremmo cercare di diventare migliori. Sentirsi superiori ci porta solo a soffrire.
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