LA STORIA DELLA RANA BOLLITA

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imagesS5MD31C4Oggi ho trovato una storia interessante nel libro Scegli ciò che mangi di Anna Villarini e Francesca Gangi, che vorrei raccontarvi.
In una pentola piena di acqua fredda nuota una rana. Viene accesa la fiamma sotto la pentola e l’acqua comincia a scaldarsi. La rana gradisce il tepore dell’acqua e continua a nuotare. L’acqua diventa più calda e la rana continua a godersi la nuotata. Presto la temperatura dell’acqua inizia a essere un po’ troppo alta per i gusti della rana, ma lei, un po’ confusa, continua a nuotare, anche se comincia a fare sempre più fatica. A un certo punto, sfinita ma non spaventata, si ferma al lato della pentola, in attesa che l’acqua si raffreddi nuovamente. L’acqua però diventa bollente e la rana, ormai troppo debole per saltare fuori dalla pentola, finisce per morire bollita.
Questo in realtà è un esperimento fatto addirittura nel 1882 alla Johns Hopkins University, una delle più prestigiose università degli Stati Uniti. Gli stessi ricercatori hanno effettuato un altro esperimento in cui un’altra rana veniva gettata nell’acqua già bollente. In questo caso la rana con uno slancio è riuscita a saltare fuori dalla pentola ed è riuscita a salvarsi.
Questa storia è una metafora della nostra vita: giorno per giorno prendiamo delle abitudini poco salutari e le lasciamo consolidare, anche se sappiamo che possono essere dannose per la nostra salute e per la qualità della nostra vita.
Oggi siamo più informati sulla diagnosi precoce e sulle buone terapie, ma non curiamo abbastanza la prevenzione.
Non ci pensiamo oppure rimandiamo il cambiamento del nostro stile di vita, l’unico strumento che funzioni veramente.
Abitudini salutari come fare una colazione che ci nutre, ci dà energia e ci sazia a lungo (anziché dormire 10 minuti di più e poi fiondare sulle merendine piene di  grassi malsani e di zuccheri) devono consolidarsi nel nostro quotidiano. Come sostengo da qualche anno in questo blog, una corretta alimentazione e una costante attività fisica sono la chiave del nostro benessere.
Impariamo a cercare cibi nutrienti, a leggere le etichette, a difenderci dai messaggi ingannevoli della pubblicità!
Spesso la mancanza di tempo diventa un alibi per nascondere pigrizia e mancanza di volontà. Quando una cosa interessa si trova il tempo per farla.

Se c’è  una cosa che facciamo da quando siamo nati e continueremo a fare fino all’ultimo giorno, è mangiare. Perché non farlo consapevolmente? – A. Villarini

Facciamo come la seconda rana, scappiamo dalla pentola delle cattive abitudini!



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