La lecitina è stata scoperta nel 1850 dal ricercatore francese Maurice Gobley, che l’ha isolata dal tuorlo dell’uovo. Si trova anche in altri alimenti, per esempio nella soia, nei cereali integrali e nella carne.
Nel tempo la lecitina di soia si è rivelata utile per la salute del corpo e della mente.
La lecitina di soia è la migliore fonte di fosfolipidi. A differenza degli altri lipidi, il fosfolipide ha un gruppo fosforico, che rende una parte della molecola idrofila, cioè in grado di legare acqua (idrosolubile), mentre gli acidi grassi rendono l’altra parte lipofila, quindi in grado di legare grassi (liposolubile) . Per questa sua particolare caratteristica è in grado di tenere insieme contemporaneamente sia sostanze grasse, sia sostanze acquose (normalmente non mescolabili). E’ perciò un emulsionante e per questa sua caratteristica viene utilizzata moltissimo nell’industria alimentare (creme, salse ecc.) e nella cosmetica (creme, lozioni ecc.).
La lecitina è il principale costituente delle membrane cellulari, ma viene utilizzata anche dal fegato per produrre un enzima capace di esterificare il colesterolo, favorendo la sua distribuzione in tutto il corpo. Questo enzima facilita il compito del colesterolo HDL (buono) di incorporare il colesterolo in eccesso. L’HDL può veicolare il colesterolo direttamente al fegato. Questo è di particolare importanza perché solo a livello epatico il colesterolo in eccesso può essere eliminato, attraverso la bile, che viene riversata nell’intestino. Qui una parte viene riassorbito e una parte viene eliminato.
La lecitina di soia ha perciò la proprietà di abbassare il colesterolo totale, mantenendo inalterati i livelli del colesterolo buono HDL e quindi mantiene le arterie pulite, prevenendo l’aterosclerosi e le conseguenti malattie cardiovascolari.
Con le arterie pulite il flusso sanguigno scorre facilmente e arriva a nutrire anche il nostro cervello. Il Dott. Patrick Holford, studioso del funzionamento del cervello e delle patologie ad esso collegate (perdita di memoria, demenza, morbo di Alzheimer ecc.), considera la lecitina di soia una medicina miracolosa per il declino cognitivo.
La lecitina contiene colina, che viene impiegata dal nostro organismo per produrre l’acetilcolina, associata tra l’altro alla memoria, pensiero e apprendimento. Con il tempo tendiamo a perdere neuroni e sinapsi, ma questo si può evitare fornendo fosfolipidi e grassi essenziali al nostro cervello. Inoltre questi fanno sì che i messaggi, cioè i neurotrasmettitori, attraversino scorrevolmente il cervello. Il corpo può produrre fosfolipidi, ma non è in grado di sintetizzarne abbastanza, quindi dobbiamo integrarli.
La lecitina inoltre contiene acido linoleico, oleico e alfa-linolenico, Omega 3, 6 e 9, e minerali come ferro, calcio e fosforo. E’ ricca di tocoferolo (vitamina E), un potente antiossidante che protegge dall’invecchiamento cellulare e dal cancro.
Oltre a favorire le funzioni cerebrali, a migliorare l’efficienza intellettuale e le capacità mnemoniche e ad abbassare il colesterolo, la lecitina di soia aiuta il Sistema Nervoso, previene le malattie cardiovascolari, l’accumulo di grasso nel fegato, i calcoli alla cistifellea, il diabete, rinforza le unghie, ristruttura i capelli, idrata e nutre la pelle.
Il contenuto di grassi e l’alto valore energetico potrebbe far pensare che sia in contrasto con una dieta dimagrante o che faccia addirittura ingrassare. Questo non succede perché la lecitina di soia stimola il metabolismo e aiuta il corpo a digerire i grassi.
Non contiene glutine, quindi può essere consumata anche dai celiaci o dagli intolleranti a questa proteina.
La dose raccomandata dal Dott. Patrick Holford è di 5 g (un cucchiaio) al giorno. Si trova sotto forma di polvere o granuli, che potete aggiungere ai vostri cereali, yogurt o minestre (a fine cottura), oppure si trovano anche in pastiglie.
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