Il miglio è uno dei “supercibi” di Gillian McKeith, la famosa nutrizionista inglese. E’ chiamato anche il cereale dell’allegria, perché raccoglie tutta l’energia solare e poi la infonde a chi lo consuma. Gillian infatti scrive nel suo libro Supercibi naturali per la salute che il miglio ha effetti benefici su tutti gli organi, in particolare su stomaco, milza e pancreas, la nostra batteria energetica. Lo stomaco ha bisogno di forza per digerire gli alimenti, la milza deve estrarre i lipidi e trasformarli in energia per l’organismo e il pancreas deve produrre gli enzimi digestivi necessari per la scissione delle proteine, carboidrati e grassi. Il miglio apporta sostanze nutrizionali che forniscono energia per far funzionare al meglio questi organi.
Ecco alcuni motivi per cui, secondo Gillian McKeith, dovremmo consumare miglio:
– E’ ricco di minerali come ferro, potassio (che contrasta il consumo eccessivo, anche involontario, di sale), magnesio (che aiuta l’assorbimento del calcio), silicio (utile nella ricostruzione del tessuto connettivo e fondamentale per il sistema arterioso e l’apparato scheletrico), vitamine del gruppo B e vitamina E.
– Facilita la digestione e favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive.
– Elimina gli acidi in eccesso.
– Inibisce la proliferazione di funghi e lieviti, nocivi per l’organismo.
– Il miglio disintossica e rinfresca il fegato e i reni. Questi organi, insieme con lo stomaco, la milza e il pancreas, lavorano in sinergia. Se uno di loro è affaticato passa agli altri un sovraccarico di lavoro.
– Assomiglia per colore e consistenza al purè di patate e quindi può diventare un’ottima alternativa. Non c’è niente di male consumare patate ogni tanto, ma fanno parte della categoria di alimenti “umidi” nella classifica di Gillian McKeith, cioè alimenti che generano muco nell’organismo e bisogna ridurne il consumo.
– Non contiene glutine, quindi può essere consumato senza problemi anche dagli intolleranti al frumento o ad altri alimenti allergenici.
– La nutrizionista inglese prescrive il consumo di miglio due-tre volte alla settimana, in caso di disturbi gastrointestinali (indigestioni croniche, gonfiore, ulcere gastriche, acidosi, che spesso è causata da cattiva digestione o eccessiva proliferazione batterica).
– L’alcalinità del miglio (e soprattutto dei germogli) fa sì che sia indicato anche in caso di diabete, perché aiuta il pancreas a regolare i livelli di glicemia nel sangue e perché combatte l’acidosi, sintomo comune a questo tipo di patologia. Se non si consumano alimenti alcalini (germogli, frutta e verdura), nello stomaco si può creare un ambiente acido, che porta con sè una dissoluzione del calcio presente nelle ossa e la sua eliminazione tramite le urine (con conseguenti patologie come osteoporosi, artrite e gotta). Inoltre l’acidosi è spesso causa di micosi come Candida albicans e provoca una carenza di ossigeno, responsabile addirittura della morte delle cellule.
– Il miglio viene in generale consumato cotto, ma germogliando aumenta le sue proprietà nutrizionali, che sono addirittura terapiche. In Cina viene consumato da secoli sotto dorma di germogli e viene considerato “il re dei cereali”. Oltre i minerali e le vitamine di cui ho già parlato, i germogli contengono fibre e proteine a basso contenuto calorico. Come tutti i germogli, anche quelli di miglio sono ricchi di enzimi digestivi.
Si può consumare aggiunto alle minestre, stufati, insalate o da solo.
Io lo faccio cuocere e aggiungo olio d’oliva a fine cottura. Sembra una polentina e lo uso al posto del pane quando ho voglia di un po’ di carboidrati.
Lauryn Doung
Hello, you used to write wonderful posts, but the last several posts have been kinda lackluster… I miss your great writing. Past few posts are just a little out of track!
Tania Ansaldi
Oh, a bit of criticism, finally! I’m sorry if these topics do not interest you, but I think they are useful information for proper nutrition.