Il gonfiore addominale è un disturbo molto frequente. Alcune persone dicono che si alzano al mattino abbastanza snelle, ma alla sera i vestiti stanno stretti e hanno una o due taglie in più.
L’attenzione cade inevitabilmente sull’apparato digerente, specialmente sullo stomaco e sull’intestino.
Sapete che l’80 per cento della serotonina (l’ormone del benessere) viene prodotto nell’intestino? L’intestino contiene un altissimo numero di neuroni, per questo viene anche chiamato il secondo cervello. Infatti sappiamo bene come una forte emozione o uno spavento dà subito dei sintomi spiacevoli nella pancia (o le farfalle nello stomaco quando siamo innamorati).
Si capisce, quindi, che l’intestino è molto delicato. Il tratto gastrointestinale comincia già nel cavo orale ed è un apparato estremamente complesso perché è l’apparato che permette di digerire gli alimenti e di assorbire tutte le sostanze nutritive, un compito fondamentale per la vita.
L’intestino è anche ricchissimo di cellule immunitarie, quindi è parte importante del sistema immunitario.
Essendo un organo così complesso e delicato, può anche essere soggetto a disturbi, come intolleranze alimentari oppure disbiosi, cioè un alterato equilibrio nella flora intestinale.
Queste problematiche sono correlate al gonfiore addominale.
Prima ancora di pensare a patologie, ci sono alcuni accorgimenti da prendere per conservare la salute dell’intestino.
Cause del gonfiore addominale
- Mangiare troppo in fretta. Abbiamo sempre poco tempo a disposizione e quando abbiamo fame prendiamo qualcosa al volo.
Non sedersi a tavola e dedicare tempo sufficiente al pasto ci fa mangiare male. E’ più facile da mangiare un panino, invece che riempirci il piatto per metà di verdura, come prevede una corretta alimentazione.
- Non mastichiamo a sufficienza. Questa abitudine dannosa è correlata alla prima. La fretta ci fa sembrare quasi una perdita di tempo masticare il cibo che ingeriamo. Questo provoca una serie di danni. Prima di tutto disturbi alla digestione. Sappiamo che la digestione comincia dalla bocca: la saliva contiene enzimi che cominciano a scindere i nutrienti e il cibo ben triturato e miscelato con la saliva sarà più digeribile quando arriva nello stomaco. Un cibo non masticato bene non si digerisce bene ed è soggetto alla fermentazione, quindi a gonfiore addominale.
Un altro danno che facciamo non masticando a sufficienza il cibo è che mangiando di fretta siamo portati a consumare più cibo, quindi più calorie. Dall’inizio del pasto fino a quando l’ormone della sazietà (la leptina) comincia a inviare messaggi al cervello per assicurare che abbiamo mangiato a sufficienza devono passare circa 20 minuti. Se mastichiamo pazientemente ogni boccone e se posiamo forchetta e coltello sul piatto tra un boccone e l’altro, mangeremo di meno fino a quando la leptina comincia a dare i segni di sazietà.
- Bere bevande gassate. L’anidride carbonica si espande nello stomaco, dando un senso di gonfiore. Qualcuno diceva che il lievito contenuto nella birra dà questo disturbo, specialmente associato a quello contenuto nella pizza. E devo ammettere che è piacevole la birra mentre si mangia la pizza.
- Fare uso spropositato di antibiotici. Accade spesso di automedicarsi quando si ha qualche disturbo, per esempio appena cominciano i sintomi di un raffreddore. Si è sempre impegnati e l’idea di restare a casa malati spaventa, quindi alle prime avvisaglie si corre a prendere farmaci anche potenti come gli antibiotici. Questi devono essere prescritti dal medico, perché in alcuni casi, come nell’influenza, non servono. Vengono prescritti solo per infezioni batteriologiche. Gli antibiotici o altri farmaci forti uccidono la flora intestinale, causando uno squilibrio dei batteri che abbiamo nell’intestino.
- Fare troppi pasti. Questo riguarda anche il controllo del peso corporeo.
Qui i pareri si dividono. Alcuni studiosi affermano che l’apparato digerente ha bisogno di fare una bella pausa tra un pasto e l’altro, per potersi riorganizzare e funzionare al meglio. Altri suggeriscono di fare 5-6 piccoli pasti, in modo che lo zucchero nel sangue sia sempre costante e si evitino le abbuffate. Il problema è che è facile perdere il controllo delle calorie con 5-6 pasti, anche se piccoli e superare la quantità prevista per la nostra dieta. Se sforiamo di 100 calorie a pasto, significa 500 calorie in più al giorno, 3500 in più alla settimana, quindi un aumento di grasso corporeo di 2 kg al mese senza accorgerci.
Un altro accorgimento per limitare le calorie è quello di non mangiare mai dalle confezioni. Davanti al computer o alla televisione, mangiamo sopra pensiero ed è facile perdere il controllo di quello che stiamo mangiando.
- Non consumare abbastanza fibra. Le fibre si trovano nella frutta e nella verdura. E’ curioso come questi alimenti non piacciano tanto, anche se sono indispensabili per il nostro organismo. Infatti sono fonte di vitamine e minerali. Inoltre la fibra aiuta la motilità dell’intestino. Con un intestino che funziona al meglio non si ha la sensazione di gonfiore addominale.
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