Mi piacerebbe che non ci fosse la barriera linguistica tra i vari Popoli del nostro Pianeta. Possiamo cavarcela con lingue più vicine a noi, ma non è facile (per me) sentirmi “libera” per esempio in un Paese di lingua araba o cinese… Con l’aiuto di qualche altra lingua bene o male ci si capisce, ma non capire niente di quello che gli altri si dicono tra di loro, confesso che mi dà un po’ di ansia.
La natura però ci ha messo a disposizione un linguaggio universale, uguale dappertutto: le espressioni facciali. Queste manifestazioni esterne ci permettono di comunicare agli altri cosa sentiamo e rendono possibile il loro adeguamento comportamentale al nostro stato d’animo. Sarebbe difficile capirsi e condividere le esperienze se uno fosse triste e l’altro pensasse che è felice, no?
Quasi come se la natura avesse capito che la comunicazione tra noi deve essere chiara e sincera, risulta piuttosto difficile simulare un’espressione facciale (a meno che non si sia attori bravissimi).
Sicuramente le emozioni che viviamo determinano le espressioni facciali, ma – dicono gli scienziati – è vero anche il contrario: per dare forma a una espressione facciale bisogna vivere quella emozione (gioia, tristezza ecc.). Sembra infatti che anche gli attori facciano ricorso a esperienze personali per poter rivivere sentimenti simili a quelli richiesti dal personaggio che interpretano e calarsi nella parte.
Ecco quindi che un’espressione di rabbia porta davvero all’accelerazione del battito cardiaco e all’aumento della pressione, che farà arrossire il viso, un’espressione di paura causerà una vasocostrizione, che abbasserà la temperatura delle mani ecc.
… anche se si stenta a crederlo, tanto le emozioni generano determinate espressioni facciali, quanto le espressioni facciali possono farci vivere emozioni che si ripercuotono sui meccanismi di funzionamento del corpo – scrive il Dott. Filippo Ongaro nel suo libro star bene davvero.
Un’espressione facciale che ha effetti benefici sul nostro organismo è il sorriso. Cercare di sorridere anche quando sembra difficile, ha un effetto calmante, che contrasta l’ansia e la depressione. In più ha un potere incredibile: è contagioso.
Immaginate di entrare in un locale e tutti intorno a voi vi accolgono con sguardi severi e inquisitori. Non vi sentireste a vostro agio, no? Se invece i volti che incontrate sono sorridenti, vi sentite subito rilassati e ben disposti, vero?
Un sorriso predispone l’altro ad aprirsi, ad abbassare la guardia.
Per questo motivo quando il contatto con gli altri si fonda sul sospetto e sulla diffidenza, la relazione è destinata a fallire e non ci saranno mai possibili quelle emozioni che ci fanno vivere meglio.
Se tutti noi imparassimo a sorridere più spesso, potremmo gestire meglio il nostro stress e contribuiremmo a ridurre anche quello degli altri.
Invece spesso accade che un’espressione arrabbiata o insofferente è capace come minimo di guastarci la giornata (oppure di generare scontri e tensioni che fanno aumentare lo stress).
Lo stress non è più un fenomeno esclusivamente individuale, ma anche sociale, ed è per questo che è sempre più difficile sfuggire alla sua stretta, che logora costantemente l’organismo e lo rende più vulnerabile alle malattie.
Sorridiamo dunque, fa bene a noi e agli altri!! (ed è gratis!)
Madre Teresa di Calcutta ha scritto una bellissima poesia in cui coglie l’essenza del sorriso. Se volete, la potete trovare qui.
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