In un post precedente ho parlato del vino, consigliato anche da Umberto Veronesi, per quanto fa bene alla salute.
Adesso vorrei parlare di questo elisir di lunga vita perchè é buono e può rendere più piacevole un incontro con gli amici.
Prendiamo il vino rosso.
La temperatura ideale alla quale va consumato varia da 14° per il vino novello a 18-20° per il vino invecchiato.
Dobbiamo usare un calice che ci permetta di vedere bene tutte le sfumature del suo colore e di sentirne il profumo.
Io a volte mi diverto a indovinare l’età di un vino. Comincio da un esame visivo.
Faccio ruotare delicatamente il vino nel bicchiere e vedo come tarda a ritirarsi dalle pareti: questi sono gli archetti, o lacrime, e più sono persistenti più il vino é consistente.
Passo poi a osservare il colore in controluce: un vino giovane ha il colore porpora. Man mano che invecchia, il colore cambia: diventa rubino, poi granata, fino ad assumere un colore aranciato.
Vedo poi la limpidezza del vino: quello giovane è ancora un po’ velato, poi diventa limpido fino a essere brillante.
Quando ho finito di contemplarlo e di vedere la sua bellezza, passo a un esame olfattivo: sento i profumi, che sono più o meno intensi, a seconda dell’invecchiamento.
Anche la persistenza dei profumi varia con il passare degli anni.
Cerco di individuare gli aromi, che possono essere fruttati o speziati, può sapere di mosto fresco, se è giovane, di crosta di pane, di erbe, di legno eccetera.
Eccoci arrivati all’esame gustativo, e qui le mie papille danno inizio alle danze: può essere secco, abboccato (lieve sensazione di dolcezza), amabile (chiara sensazione di dolcezza), dolce o addirittura stucchevole.
Per quanto riguarda l’alcol, gli esperti preferiscono parlare di calore. Un vino con meno di 7° è considerato leggero, uno con più di 10° é poco caldo e uno con circa 14,5° è considerato abbastanza caldo.
L’acidità del vino viene chiamata morbidezza. Un vino troppo acido o astringente, che “lega la bocca” é considerato spigoloso.
Un vino che fa salivare la bocca per una forte acidità é considerato acidulo. Questa sensazione è causata dai tannini, sostanze contenute nella buccia e nei semi dell’uva.
Tutti questi aspetti danno corposità al vino e quando sono ben equilibrati diventano armoniosi e il vino raggiunge la pienezza e la sicurezza della maturità.
Non tenete le bottiglie troppo a lungo perchè il vino perde parte delle sue caratteristiche e diventa liquoroso.
Le virtù del vino stanno più che altro nella buccia dell’uva e nei semi, per questo è da preferire il vino rosso, che vi rimane a contatto più a lungo.
Se amate il bianco potete intuire se è un vino giovane o più maturo dal colore, che all’inizio è giallo verdolino, poi giallo paglierino, poi giallo dorato e infine giallo ambrato.
Per lo spumante state attenti alle bollicine, chiamate perlage: più sono piccole e persistenti, più il vino è pregiato.
Va detto inoltre che per avere i benefici del vino la quantità da consumare deve essere moderata e si deve bere durante o vicino ai pasti.
Con questo spero che possiate divertirvi a fare il sommelier e a godervi il prossimo bicchiere con tutti i vostri sensi!
Lascia un commento