Per molti anni i grassi, specialmente quelli saturi, sono stati incriminati come responsabili dell’obesità e delle relative patologie metaboliche. Per questo le industrie alimentari hanno cominciato a produrre alimenti “dietetici”, a basso contenuto di grassi. Togliendo i grassi, però, gli alimenti non soddisfacevano più allo stesso modo il palato, quindi gli studiosi del settore hanno rimpiazzato i grassi con gli zuccheri. Il risultato è che, nonostante un crescente consumo di alimenti “light”, assistiamo a una obesità dilagante e a tutta una serie di malattie, specialmente cardiovascolari e diabete.
Già nel 2009 Robert Lusting, chiamato anche the man who believes sugar is poison (l’uomo che crede che lo zucchero è veleno) è diventato famoso in seguito a una sua conferenza, “The Bitter Truth” (l’amara verità), diventata virale su You Tube.
Questo medico ha passato gli ultimi 16 anni a curare l’obesità infantile. Non è un guru delle diete e del dimagrimento, ma la sua meta-analisi della ricerca d’avanguardia su studi di piccole e grandi dimensioni su ciò che lo zucchero fa alle popolazioni di tutto il mondo, accanto alle sue osservazioni cliniche, lo ha persuaso a iniziare una guerra allo zucchero.
Pediatra endocrinologo alla University of California, S. Francisco, specializzato in neuroendocrinologia e obesità infantile, Robert Lusting è autore del libro “Fat Chance: The Hidden Truth About Sugar Obesity and Disease”in cui dice che se ti interessi alla salute probabilmente saprai che lo zucchero, e non il grasso, è considerato adesso “il cibo del diavolo”. Fa appello ai politici affinché prendano provvedimenti contro l’uso indiscriminato dello zucchero, come hanno fatto con qualsiasi sostanza tossica, con conseguenze negative sulla società. Secondo il suo parere lo zucchero fa male al pari delle sigarette, alcol, cocaina. Non si deve vietare, ma l’Industria alimentare non deve usarlo per aumentare i guadagni facendo ammalare la popolazione.
Lo zucchero crea un appetito legato a un meccanismo ormonale, che non si può rompere con la sola forza di volontà.
In parte questo meccanismo è dovuto al cortisolo, l’ormone dello stress. Quando il cortisolo entra in circolazione alza la pressione sanguigna e aumenta il livello di zucchero nel sangue (può portare anche al diabete). Ricerche hanno dimostrato che il cortisolo aumenta l’apporto calorico inducendo a consumare cibi di conforto (generalmente carboidrati).
Elevati livelli di cortisolo durante il sonno interferiscono con il riposo e aumentano l’ormone leptina il giorno successivo. La leptina è un ormone che regola il grasso corporeo e dà al cervello il segnale di sazietà. Gli zuccheri fanno rilasciare troppa insulina nel sistema e l’insulina blocca il segnale della leptina. (Se l’insulina è sempre alta e diventi resistente alla leptina, ti sentirai sempre affamato).
L’industria alimentare aggiunge lo zucchero dappertutto: al pane per mantenerlo umido e soffice, agli hamburgers, alle salse, cibi in scatola etc. Per un ulteriore guadagno, le industrie sostituiscono lo zucchero con lo sciroppo di mais, che ha un costo più basso ed è ricco di fruttosio.
Il consumo giornaliero di fruttosio è raddoppiato negli ultimi 30 anni negli Stati Uniti e in generale nel mondo “sviluppato” o in via di sviluppo. Il consumo di zucchero è triplicato negli ultimi 50 anni. Viene aggiunto per la conservazione degli alimenti o per la loro appetibilità.
Se smettiamo di vedere il problema come un problema di responsabilità personale, è più facile accettare quanto sia profonda e seria la guerra allo zucchero. Non bisogna eliminarlo, ma bisogna averne il controllo.
Il Prof. Lusting sostiene che le industrie stanno avvelenando le persone in massa e che l’assistenza sanitaria arriverà al collasso. Le sue previsioni sulla salute mondiale sono estremamente pessimistiche.
Anche Sanjay Gupta, chirurgo neurologico, ha dedicato molto della sua carriera al problema dello zucchero. Egli parla di un nuovo studio che mostra cosa succede nel nostro corpo se non consumiamo zucchero per 10 giorni. Lo studio si è svolto su bambini che hanno assunto lo stesso numero di calorie, solo che hanno sostituito le calorie derivate dallo zucchero con altri nutrienti con lo stesso apporto calorico (non hanno mangiato di meno).
I risultati sono impressionanti: dopo soli 10 giorni i trigliceridi (alcuni grassi nel sangue) sono scesi del 36% (la maggior parte dei farmaci non riesce a ottenere questi risultati così rapidamente), il colesterolo “cattivo” LDL è sceso di 5 punti e la pressione sanguigna è calata di 5 punti.
L’aspetto positivo in tutto questo è che la sospensione degli zuccheri ha un effetto quasi immediato sul corpo. Abbassare questi valori contribuisce a diminuire rapidamente il rischio di malattie.
Se in soli 10 giorni si sono ottenuti questi benefici, bisognerebbe trovare il modo per farlo per tutta la vita.
Una scappatoia naturale che appaga il desiderio di dolce e la frutta.
Il corpo tratta gli zuccheri naturali della frutta in modo completamente diverso rispetto agli zuccheri raffinati. Quando consumiamo cibi ai quali sono stati aggiunti zuccheri, come le bevande, gli zuccheri in eccesso vengono trasformati dal fegato in grassi che vengono depositati sui fianchi, nelle coronarie, nel cervello e nei posti dove non dovrebbero stare.
Con lo zucchero della frutta (fruttosio) è diverso, perché questo si trova mescolato alla fibra e viene assorbito lentamente, evitando picchi glicemici e il rilascio di insulina. La velocità con cui lo zucchero viene assorbito è l’aspetto più importante. Il corpo gestisce meglio l’assorbimento degli zuccheri della frutta. E poi non vanno dimenticati i benefici dati dalle fibre, che lo zucchero raffinato non contiene. Nella frutta ci sono tante fibre e nutrienti e il suo sapore soddisfa il nostro desiderio di dolce. Se hai voglia di qualcosa di dolce è giusto che tu provveda ad appagarla. La cosa importante è che lo faccia con qualcosa di sano: fragole ricoperte di cioccolato, banana ricoperta di cioccolato fondente, mango spolverato con peperoncino di Cayenna etc. In India si aggiungono le spezie ai cibi dolci per esaltarne il sapore. E’ un’esplosione di sapore in bocca, ma non sei portato a eccedere e ne sei appagato.
La dolcezza che fa bene alla salute: 3 alternative allo zucchero, sane e naturali, che dovremmo conoscere meglio.
- Zucchero di cocco: estratto dalla palma da cocco. Ha lo stesso potere calorico dello zucchero tradizionale, ma ha valore nutrizionale: contiene tanti minerali come calcio, ferro, zinco e fibre. A noi sembra meno dolce dello zucchero tradizionale e, dato il potere calorico, bisogna fare attenzione.
- Stevia: è priva di calorie e ha un Indice Glicemico nullo, quindi non fa aumentare la glicemia; anzi, si è notato che riduce i livelli di glicemia nei diabetici e i valori della pressione nelle persone che soffrono di ipertensione. E’ dalle 200 alle 300 volte più dolce dello zucchero normale.Tutti ottimi dal punto di vista nutrizionale.
- Zucchero di datteri: ha lo stesso Indice Glicemico e calorie dello zucchero normale, ma è fatto di datteri polverizzati. Contengono fibre e minerali come calcio e manganese. Ha un sapore ricco ma delicato.
Inizialmente possono sembrare meno dolci, ma ci si abitua facilmente.
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