Credo che saranno in pochi quelli che non amano l’aroma del caffè che inonda le strade al mattino.
Ma da dove arriva questa irresistibile bevanda?
La storia del caffè risale probabilmente al Medioevo. L’albero di Coffea (selvatico) è originario della provincia di Kaffa/Kefa (da cui prende il nome), situata nel Sudovest dell’Etiopia.
La leggenda più diffusa narra che un pastore dell’Abissinia notò l’effetto tonificante di questo arbusto sul suo gregge di capre che pascolavano nei dintorni.
Iniziò la coltivazione nella vicina penisola arabica con il nome di K’hawah, che significa “rinvigorente” e si diffuse in Medio Oriente, India, Persia, Turchia, Nordafrica, Europa, Sudest asiatico e infine le Americhe (Wikipedia).
Oggi è molto usato e spesso costituisce l’unico ingrediente di una colazione frettolosa (non fatelo!).
Ma fa bene il caffè?
Il giornalista e membro del team di Dr. Oz, Mark Schatzker (autore del libro The Dorito Effect), ha indagato per noi e ha scoperto (o confermato) i tantissimi effetti benefici di questa bevanda.
Il caffè contiene sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, chiamate polifenoli e altre sostanze che agiscono sul nostro organismo migliorando l’umore (e riducendo il rischio di depressione) e aumentano le capacità mnemoniche. Ricerche hanno affermato che il caffè migliora la memoria a breve e a lungo termine, favorendo l’archiviazione delle informazioni.
Il caffè migliora la circolazione sanguigna e protegge la salute del cuore.
Migliora la salute della pelle, proteggendola dal Cancro e dà energia. Inoltre protegge il fegato da diverse malattie, e questo è molto importante, dal momento che il fegato è un organo preposto alla disintossicazione dell’organismo.
Il caffè riduce anche il rischio di contrarre il diabete e di sviluppare la gotta. Insomma, è utile a tutto il nostro corpo!
Perchè possa dare tutti questi benefici, però, dobbiamo fare attenzione ad alcuni particolari.
Innanzitutto dobbiamo stare attenti alla freschezza del caffè. Se nella confezione incontrate una sostanza oleosa, potrebbe essere stantio.
La tostatura dà alla bevanda il suo sapore più o meno forte, ma perchè conservi le sue sostanze benefiche il caffè va poco tostato.
Io sono abituata a comprare i pacchetti sotto vuoto, ma sembra che la confezione deve essere un po’ morbida, con una valvola di sfogo. Questo perchè il caffè appena macinato produce un po’ di anidride carbonica.
Una volta aperto il pacchetto, si deve conservare dentro una latta che si deve chiudere ermeticamente. I nemici del caffè sono la luce e l’aria, quindi va messo in un luogo fresco e buio.
Qualcuno usa conservare il caffè nel frigo, per prolungare il suo aroma.
Non sembra una buona idea, perchè il caffè assorbe tutti gli odori degli altri cibi che si trovano nel frigorifero (e nessuno vuole un caffè che sa di pollo al curry!). Infatti il caffè si usa proprio per deodorare il frigo: mettendone un po’ in una ciotolina, assorbirà gli odori sgradevoli.
C’è l’abitudine di prendere il caffè con panna o latte e potrebbe andare bene, ma si sta diffondendo l’usanza di aggiungere degli aromi, per esempio alla nocciola, cocco, vaniglia, addirittura red velvet, che sono sostanze chimiche e potrebbero alterare i benefici del caffè. Mark Schatzker dice che i produttori di queste fragranze producono anche i profumi (che non sono da mangiare 🙂 ) Lo stesso vale per la panna senza grassi, che sembra una assurdità.
Molti si chiedono se il caffè solubile contiene più caffeina. La caffeina in realtà è un pesticida naturale: la pianta la produce per difendersi dagli insetti. Per rendere solubile il caffè, si macinano finemente i chicchi, non viene aggiunta della caffeina.
Il caffè decaffeinato ha effetti benefici? Sembra di sì. Infatti si toglie solo buona parte della caffeina, ma gli antiossidanti (che danno gli effetti benefici) restano intatti.
Alcuni sono più sensibili alla caffeina e una tazza li tiene attivi per tutto il giorno (io), altri lo bevono dopo cena e dormono come neonati.
In base alle vostre necessità e preferenze…buon caffè!!
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