STOP ALLA GUERRA CON LA BILANCIA

Sei anche tu in guerra con la bilancia? Smetti questo stress perché alla fine la bilancia non è affidabile più di tanto. A parte la taratura della bilancia (io ne ho 3 e mostrano pesi diversi), sappiamo che il peso può variare di tanto anche durante la stessa giornata. Non si tratta di grasso, naturalmente, ma essenzialmente di liquidi che riteniamo. Se ricordi quello che dice Chris Powell, i carboidrati sono come calamite per i liquidi, quindi dopo un giorno in cui abbiamo consumato questi alimenti è facile che pesiamo di più. Basta tornare alla nostra dieta e il peso rientra (o continua a scendere).
Qualche sera fa ho assistito a un Webinar del Dott. Filippo Ongaro, in cui sfatava alcuni miti sul dimagrimento, a partire da quello del
Peso = grasso.
Bisogna chiarire prima di tutto che la nostra struttura corporea risponde in modo diverso all’approccio nutrizionale e all’attività fisica.
Ci sono 3 tipologie di struttura corporea:
Ectomorfo: alto, magro, gambe e braccia lunghe, torace stretto. Questo tipo fatica a ingrassare e a mantenere la massa muscolare.
Mesomorfo: (fortunato) atletico per natura. Risponde bene all’approccio alimentare e al fitness. Ha un’ottima struttura corporea e una grande capacità di controllare il grasso corporeo.
Endomorfo: tende ad accumulare sia muscoli che grasso.

Non significa che siamo destinati ad avere una certa forma, possiamo migliorare a seconda dell’intervento che facciamo su noi stessi.
Bisogna suddividere i macronutrienti in base agli obiettivi che abbiamo: il corpo preferisce i carboidrati come fonte di energia, quindi per dimagrire li dobbiamo ridurre, così è costretto a usare il grasso, mentre se si vuole aumentare la massa muscolare o ingrassare, bisogna aumentare i carboidrati.

Torniamo all’argomento peso e bilancia: un peso più marcato sulla bilancia non significa per forza essere grassi.

Ci siamo abituati a regolarci con la formula dell’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI), che divide i chilogrammi per l’altezza in metri al quadrato, per esempio se pesi 65 kg e sei alta 1,70, il tuo IMC è 22,5 che è buono.
1,7×1,7=2,89
65:2,89 = 22,49
Tuttavia questo indice non è preciso perché dà un’idea del nostro peso, ma non tiene conto della struttura del corpo. A parità di altezza e di peso due persone possono essere completamente diverse, cioè una grassa e una in forma. Questo perché una ha una buona massa muscolare, mentre l’altra ha molto grasso. Il grasso pesa meno dei muscoli. Una perdita di massa muscolare può essere rimpiazzata da grasso e la persona è convinta di mantenere il peso forma, ma in realtà ha accumulato grasso .
Ecco perché solo la bilancia non dà la risposta giusta: si può perdere acqua e muscoli, ma niente grasso.
Il grasso può aumentare per fattori metabolici o ormonali, per una aumentata produzione di insulina, ma specialmente per uno stile di vita poco salutare.
Il posto in cui si insedia il grasso è molto importante per la salute. Se si accumula intorno alla vita, il cosiddetto grasso viscerale, costituisce un pericolo per la salute, perché avvolge gli organi interni e pregiudica il loro funzionamento. Inoltre il grasso agisce come un organo endocrino, che produce ormoni e altre sostanze che contribuiscono a loro volta ad alterare il metabolismo.
Il grasso sottocutaneo si accumula normalmente nella parte bassa del corpo. Questo è meno dannoso nel senso che non provoca malattie cardio vascolari, o disfunzioni metaboliche, ma è più legato alla circolazione sanguigna e alla cellulite. Questo grasso è più difficile da eliminare perché è poco vascolarizzato e proprio per questo motivo non può essere usato come combustibile e quindi risente poco dalla dieta.

Il grasso corporeo ci interessa non solo per una questione estetica, ma soprattutto per una questione di salute e benessere.

Per conoscere meglio il rapporto tra il grasso e la salute, più che la bilancia bisogna misurare la circonferenza dell’addome, all’altezza dell’ombelico.
Ecco la tabella suggerita dal Dott. Ongaro per capire il nostro rischio di malattie:
Normale (non ci sono rischi): meno di 94 cm per l’uomo e meno di 80 cm per la donna.
Rischio aumentato: tra 94-102 cm per l’uomo e tra 80-88 cm per la donna.
Rischio elevato: oltre 102 cm per l’uomo e oltre 88 cm per la donna.

C’è ancora un modo di misurare il rischio di malattie, in base al rapporto tra addome e fianchi:
Per l’uomo: meno di 0,85 cm è eccellente, tra 0,86 e 0,89 è buono, tra 0,90 e 0,95 è un rischio medio e oltre 0,95 rappresenta un alto rischio di malattie metaboliche.
Per la donna: meno di 0,75 è eccellente, tra 0,75 e 0,79 buono, tra 0,80 e 0,86 rischio medio e oltre 0,86 alto rischio.

Anche lo specchio è un buon modo per capire dov’è immagazzinato il grasso.

Inoltre, esiste un metodo molto vecchio, molto semplice e infallibile: misurati dei vestiti che non ti stavano più e vedi a che punto sei 🙂

Segui Tania Ansaldi:

Come quasi tutte le donne ho sperimentato per anni ogni tipo di dieta e intruglio per dimagrire, patendo molta fame. Ultimamente é cambiato qualcosa nella conoscenza e nella percezione del nostro organismo, e una sana dieta é diventato sinonimo di alimentazione salutare, per vivere meglio, che dura tutta la vita e che limita le nostre privazioni. Mangiare sano e fare un moderato esercizio fisico aiuta a vivere meglio. Mi sono appassionata a questi argomenti, e più li conoscevo, più mi accorgevo che c’era molto altro da scoprire, fino a quando mi sono resa conto che tutte le informazioni che mi hanno aiutata a conoscermi meglio potevano essere utili anche ad altri, e le racconto su questo blog.

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