SEGUE DIETA 5:2

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WIN_20140526_114905 (2)In un articolo precedente ho parlato della dieta 5:2, che sembra avere molto successo.
Adesso cerco di dare qualche dettaglio, in base al libro The Fast Diet – The Official 5:2 Diet, (La dieta del digiuno, o 5:2), scritto dal Dr. Michael Mosley, in collaborazione con la giornalista Mimì Spencer.
Prima di iniziare vi devo anticipare che ho fatto questa dieta per una settimana e mi sembra fattibile. Ho perso 700 g ogni giorno di “digiuno” (2), ho ripreso 300 g e quindi ho chiuso la prima settimana con una perdita di peso di 1,100 kg. Non male, considerando che ho già delle sane abitudini alimentari! Continuerò.
Torniamo alla dieta:
Negli ultimi tempi i consigli dei nutrizionisti e dei personal trainer sono di fare piccoli pasti, ogni 3 ore, quindi questa dieta lascia un po’ disorientati, perché prevede intervalli di digiuno.
A questo proposito il Dr. Mosley fa notare che è difficile regolarsi con le calorie e spesso i 5-6 pasti “piccoli” diventano piuttosto abbondanti,  arrivando facilmente a un esubero di calorie giornaliere.
Abbiamo imparato, inoltre, che non va bene digiunare perché il metabolismo rallenta e non brucia più, quindi smettiamo di dimagrire.
Il Dr. Mosley ha una teoria interessante a questo proposito: nei giorni di alimentazione normale il nostro corpo si fa le riserve energetiche, mentre nei giorni di digiuno il metabolismo rallenta, sì, ma l’organismo si dedica alla riparazione dei tessuti, eliminando le cellule deboli, facendoci diventare più forti e preparando il metabolismo a bruciare meglio quando non ha più restrizioni alimentari. Il pancreas prenderà un po’ di riposo e aumenterà l’efficacia dell’insulina, riducendo il rischio di obesità, diabete, malattie cardiache e declino cognitivo (perdita di concentrazione e di memoria).
Ecco alcuni suggerimenti utili:
– Innanzitutto parliamo di “digiuno”, ma non si tratta di digiuno in realtà. Si hanno a disposizione 500 calorie (600 per gli uomini), che, impiegate saggiamente, possono bastare.
– Non scegliete un weekend per digiunare! Evitate i giorni con più tentazioni, meglio programmare un giorno con molti impegni, così non starete a pensare al cibo.
– Chi ha provato la dieta 5:2 parla di un miglioramento complessivo dell’umore, che rende anche il digiuno più facile da sostenere.
– L’avevo già detto, ma è importante: nei due giorni di basso apporto calorico sarebbe bene evitare i carboidrati, perché contengono molte calorie e così avrete meno cibo a disposizione, in più contengono zuccheri e fanno aumentare la fame. Usate proteine magre e tanta verdura, che saziano.
– Evitate le bibite, che vi “rubano” calorie buone per non darvi niente in cambio.
– Le uova sono nutrienti e non influenzano il colesterolo (2 uova + 50 g di salmone affumicato = 250 calorie).
– Sarebbe bene avere un diario, che vi aiuta a tenere d’occhio le calorie e i vostri progressi. Io uso www.myfitnesspal.com, che trovo stimolante.
– Non preoccupatevi per la fame, non vi farà deperire. Il nostro corpo è progettato per resistere. Spesso mangiamo per noia, per abitudine, per tristezza, perché sentiamo profumi stuzzicanti, perché confondiamo la fame con la sete… Sapete che il cibo mette parecchie ore per completare la digestione, non è possibile che sia veramente fame se praticamente stiamo ancora digerendo! Se pensate a tutte queste cose, vi sarà più facile respingere le tentazioni nei giorni di digiuno. Queste sensazioni arrivano a ondate, non è un continuo crescendo, e voi avete l’assoluto potere di cavalcare l’onda scegliendo delle distrazioni (una telefonata, una doccia, una passeggiata ecc.). La lotta è tra il vostro cervello e il vostro stomaco.  Non durerà per sempre, domani sarà differente: potrete provare ancora il gusto di mangiare, non ci saranno più calorie da contare.
– Quando avrete raggiunto il peso, potrete “digiunare” solo 1 giorno alla settimana e ritornare a 2 solo all’occorrenza.

Cosa aspettarsi?
Perdita di peso. Qualche settimana di più, qualche altra di meno, anche il plateau. Dipende dal metabolismo, dal tipo di corpo, dal peso di partenza (chi ha più chili da perdere avrà una perdita di peso più consistente), dall’attività fisica e dall’onestà con cui si segue il digiuno. Si calcola una perdita di circa mezzo chilo ogni giorno di digiuno. Non sarà tutto grasso, si perderanno anche liquidi (che in parte si riprenderanno), ma si parla di circa 4,5 kg di grasso in 10 settimane, come con una dieta a (continuo) basso contenuto di calorie, e il risultato sarà duraturo. Una perdita di peso più rapida non è salutare e non si mantiene nel tempo.
Più di quello che si perde è importante quello che si guadagna: riduzione del girovita, riduzione del colesterolo e trigliceridi, un Indice di Massa Corporea più basso, più salute e una vita più lunga. Se volete sapere approssimativamente quanti chili dovreste perdere, questi post vi possono aiutare: Come calcolare l’indice di massa corporea e Come calcolare la massa grassa.
Siate flessibili, se non ve la sentite, scegliete un altro giorno, oppure se siete costretti a saltare un giorno, cercate di recuperare appena possibile.
Questa dieta farà cambiare le abitudini alimentari, le preferenze, si capirà meglio il senso della fame, cambierà l’appetito, si potrà capire la differenza tra “sazio” e “pieno”, si avrà più energia e benessere, derivati anche dalla soddisfazione per i risultati visibili allo specchio.
Con questa dieta capirete che basta molto meno cibo per vivere bene e spenderete di meno 🙂

Cominciate, non avrete niente da perdere se non il peso!

Segui Tania Ansaldi:

Come quasi tutte le donne ho sperimentato per anni ogni tipo di dieta e intruglio per dimagrire, patendo molta fame. Ultimamente é cambiato qualcosa nella conoscenza e nella percezione del nostro organismo, e una sana dieta é diventato sinonimo di alimentazione salutare, per vivere meglio, che dura tutta la vita e che limita le nostre privazioni. Mangiare sano e fare un moderato esercizio fisico aiuta a vivere meglio. Mi sono appassionata a questi argomenti, e più li conoscevo, più mi accorgevo che c’era molto altro da scoprire, fino a quando mi sono resa conto che tutte le informazioni che mi hanno aiutata a conoscermi meglio potevano essere utili anche ad altri, e le racconto su questo blog.

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