Il Dott. William Li, della The Angiogenesis Foundation, ha studiato a lungo il cibo e i suoi poteri nella cura e la prevenzione del cancro, partendo dall’idea di “affamare” le cellule tumorali con la terapia antiangiogenetica, cioè impedire la formazione di nuovi vasi sanguigni attraverso i quali le cellule tumorali ricevono nutrimento per svilupparsi.
Questa terapia si basa sui processi con cui si formano i vasi sanguigni, che arrivano in ogni parte del nostro corpo. I capillari sono i canali della vita, ma possono anche essere i canali della morte. Hanno una straordinaria capacità di adattarsi a qualunque ambiente, in modo da mantenere in vita i nostri polmoni, fegato, nervi ecc.
Si formano quando siamo ancora nel grembo materno e da adulti non dovrebbero aumentare, tranne in casi particolari come la gravidanza, dopo una lesione ecc.
Quando c’è bisogno il corpo rilascia stimolatori per la formazione di nuovi vasi sanguigni, mentre quando sono in eccesso il corpo li elimina con inibitori naturali.
Se avviene uno squilibrio, appaiono malattie, per esempio ferite che non si rimarginano, problemi alla circolazione delle gambe, obesità, Alzheimer ecc.
Il cancro inizia con microscopici grumi di cellule. Se non ricevono nutrimento, la crescita di queste cellule si blocca. Tutti abbiamo questo tipo di piccolissimi grumi tumorali, ma il nostro organismo ha uno straordinario meccanismo di difesa, regolando la produzione di vasi sanguigni.
Le cellule cancerose hanno la capacità di rilasciare stimolanti naturali per la produzione di vasi che porteranno nutrimento al cancro (sangue e ossigeno), facendolo crescere ed espandere nei tessuti circostanti come metastasi.
La terapia antiangiogenetica, diversamente dalla chemioterapia, colpisce selettivamente i vasi sanguigni che nutrono il tumore, che sono più vulnerabili ai trattamenti mirati.
Oltre a terapie farmacologiche, il Dott. William Li ha studiato gli alimenti di origine vegetale che hanno un effetto antiangiogenetico, che possono potenziare il sistema di difesa del corpo.
Eccone alcuni: tè verde, frutti di bosco, arance, pompelmo, pomodoro, limone, mele, ananas, ciliege, uva rossa, vino rosso, soia, ginseng, curcuma, carciofi, zucca, tonno, olio d’oliva, cioccolto fondente, aglio, prezzzemolo.
Uno studio su 79.000 uomini seguiti per 20 anni ha dimostrato che chi consumava pomodori cotti 2-3 volte alla settimana aveva una riduzione fino al 50% del rischio di cancro alla prostata (il licopene in essi contenuto è un antiangiogenetico).
Il cibo è una medicina che prendiamo tre volte al giorno – dice Dott. Li – e quindi dobbiamo essere più consapevoli di questa grande risorsa che possiamo avere.
Durante il programma del Dott. Oz, William Li ha indicato tre cibi importanti per la prevenzione del cancro:
– Indivia: contiene una sostanza chiamata canferolo, che provoca la morte delle cellule tumorali. Se ne dovrebbe consumare una porzione almeno 2 volte alla settimana.
–Spigola o Branzino mediterraneo: contiene acidi grassi Omega3. Si dovrebbero consumare 150g per 2-3 volte alla settimana.
– Cipolle rosse: contengono flavonoidi (potenti antiossidanti) e si devono consumare crude o poco cotte ogni giorno.
Quello che mi ha incuriosita è che sembra esserci una correlazione tra i vasi sanguigni e l’obesità. Proprio come un tumore, il grasso aumenta quando i vasi sanguigni aumentano.
Sono stati effettuati esperimenti sui topi ed è stato dimostrato che somministrando loro inibitori dell’angiogenesi i topi dimagrivano, mentre con gli stimolatori dell’angiogenesi ingrassavano.
Mi sembra un altro buon motivo per consumare i cibi suggeriti!
Lascia un commento